La voce era nell'aria da tempo, ma questa mattina dalla
Ducati è arrivata la conferma che
Ben Spies non riuscirà più a tornare in sella alla
Desmosedici del Team Pramac, in quanto i tempi di recupero dall'intervento chirurgico alla spalla a cui è stato sottoposto in seguito al nuovo infortunio rimediato ad Indianapolis saranno piuttosto lunghi.
Se il 2012 è stato un anno deludente per
"Texas Terror", il 2013 rischia addiritture di essere quello che potrebbe aver messo la parola fine alla sua carriera in
MotoGp. Sempre alle prese con acciacchi di vario genere, l'ex campione del mondo della Superbike ha infatti preso parte solamente a pochi weekend di gara, senza riuscire mai a lasciare il segno e deludendo quindi la grande fiducia che la
Ducati aveva riposto in lui.
A Borgo Panigale, dunque, si sono dovuti mettere alla ricerca di un sostituto per le ultime cinque gare della stagione, perchè hanno deciso di non sovraccaricare il collaudatore
Michele Pirro, che in queste settimane si sta dedicando soprattutto allo sviluppo della versione 2014 della
Desmosedici. Nel paddock di
Misano hanno quindi iniziato a circolare un paio di nomi, anche se per entrambi potrebbero esserci delle problematiche da risolvere.
Il primo nome è quello dello spagnolo
Toni Elias, che ha recentemente chiuso il suo legamente con l'
Avintia Racing in Moto2, ma che nel frattempo ha trovato un accordo con il
Team Red Devils per disputare gli ultimi appuntamenti del
Mondiale Superbike con una
Aprilia. Dunque, bisognerà capire se lo spagnolo avrà margine per liberarsi da questo accordo ancora fresco (esordisce questo weekend ad Istanbul) o meno.
L'altro è quello di
Alex De Angelis, che ha già preso il posto di
Spies nella gara di
Laguna Seca, approfittando del fatto che sul tracciato californiano corre solo la classe regina. In questo caso la difficoltà è legata al futuro, perchè il suo manager
Carlo Pernat chiede un contratto anche per la stagione 2014 per abbandonare il
Forward Racing in Moto2. L'idea sarebbe quella di avere una delle Desmosedici
"production racer", ma è chiaro che a questo punto a Borgo Panigale ci devono pensare con più calma.