Quella di quest'anno rischiava di essere una stagione un pò troppo avara di soddisfazioni per la
Ducati, ma finalmente a
Motorland Aragon Casey Stoner è tornato ad essere
"Bastoner", nel senso che ha bastonato tutta la concorrenza senza commettere il minimo errore.
L'australiano è scattato bene dalla pole e, dopo una breve parentesi in cui
Jorge Lorenzo aveva preso il comando, si è portato in testa ed ha immediatamente fatto il vuoto alle sue spalle, dimostrando una superiorità imbarazzante rispetto al resto della concorrenza.
L'unico che sembrava in grado di metterlo in difficoltà è stato
Dani Pedrosa, ma è stato solo un fuoco di paglia, perchè una volta che lo spagnolo si è avvicinato al codone della
Desmosedici, Stoner ha piantato un paio di temponi che gli hanno fatto capire che oggi non ci sarebbe stato nulla da fare.
Il secondo posto comunque è prezioso per il portacolori della
Honda, che è riuscito a recuperare 7 punti sul rivale
Lorenzo, tornando a -56. Il leader della classifica iridata si è reso protagonista di una prestazione opaca, rimanendo terzo per quasi tutta la distanza, salvo poi subire il sorpasso di
Nicky Hayden proprio a due curve dal traguardo.
L'americano è stato bravissimo a studiare l'avversario e ad attaccarlo nel suo punto debole, consentendo alla
Ducati di mettere due moto sul podio. La top five è poi completata da
Ben Spies, per lunghi tratti in lotta con
Andrea Dovizioso, che però si è steso all'ultimo giro finendo per ritirarsi.
Solo sesto
Valentino Rossi, autore probabilmente autore della gara più anonima della sua stagione. Evidentemente il portacolori della
Yamaha ha faticato molto con la sua spalla e non è da escludere che nelle prossime ore possano arrivare delle sorprese...
Buon settimo posto per
Marco Simoncelli, rimasto quasi tutta la gara insieme a Valentino, mentre l'ultimo italiano
Marco Melandri è giunto nono dopo una bella volata con la
Suzuki di
Alvaro Bautista.
MotoGp - Motorland Aragon - Gara
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