A guardare la classifica della prima sessione di prove libere della
MotoGp ad Austin, verrebbe quasi da dire che chi non è venuto in Texas a girare il mese scorso sia relativamente svantaggiato. E' vero che nelle prime tre posizioni ci sono tre piloti che avevano partecipato alla trasferta, ma è altrettanto vero che sostanzialmente sembra che siano stati i primi due a fare una gran differenza.
La pista era molto scivolosa a causa della pioggia caduta ieri ed il riflesso sul cronometro è stato evidente:
Marc Marquez è stato il più veloce come si ipotizzava alla vigilia, ma il 2'08"756 realizzato dal pilota della
Honda è di circa 5" più alto rispetto ai riferimenti che aveva realizzato in occasione dei test.
"El Cabronsito" ha avuto un vantaggio davvero clamoroso su tutto il resto del gruppo almeno fino all'ultimo secondo, quando anche
Jorge Lorenzo è riuscito a piazzare una bella zampata, portandosi a soli 253 con la sua
Yamaha M1, anche se la differenza di passo tra i due spagnoli sembra piuttosto importante (
Marquez gira senza problemi in 2'09" basso). Tra le altre cose il leader del Mondiale ha corso un bel rischio subito dopo aver preso la bandiera a scacchi, quando
Yonny Hernandez non lo ha centrato in pieno davvero per un soffio.
Dopo i primi due però si apre un vero e proprio baratro, con
Dani Pedrosa che occupa la terza posizione, ma distanziato di oltre 1"6 dal compagno di squadra che comanda. A seguire troviamo le due
Ducati GP13 ufficiali di
Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, assenti ai test del mese scorso, che a sorpresa si sono inserite davanti alla
Yamaha di Valentino Rossi, che invece è tra coloro che avevano animato la tre giorni texana.
Stesso discorso che vale anche per
Stefan Bradl, solo nono, alle spalle delle altre moto satellite di
Alvaro Bautista e Cal Crutchlow, ma qui parliamo già di secondi che si attestano sui 3". La top ten si completa poi con la
Ducati di Ben Spies, mentre con l'11esimo tempo
Hernandez si è tolto la soddisfazione di essere il più veloce tra le
CRT con la sua
ART-Aprilia, precedendo un sorprendente
Claudio Corti. Particolarmente in difficoltà, infine,
Andrea Iannone, che si ritrova a pagare ben 6" con la sua
Ducati.
MotoGp - Austin - Libere 1