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Morbidelli: "Mi sono avvicinato molto a Quartararo nel time attack"

Il pilota della Yamaha Petronas è stato la rivelazione della prima giornata dei test collettivi di Misano, facendo segnare il miglior tempo a pochi millesimi dal compagno di squadra, uno dei migliori specialisti del lotto nel time attack.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli è stato senza ombra di dubbio una delle note liete della prima giornata dei test collettivi della MotoGP a Misano. Il pilota della Yamaha Petronas ha chiuso con il secondo tempo, staccato di appena una manciata di millesimi dal compagno di squadra Fabio Quartararo.

Oggi non aveva grandi cose da provare sulla sua M1, se non cose di set-up, quindi una scivolata alla curva 14 non è riuscita a rovinare il suo programma. E alla fine la soddisfazione è stata tanta soprattutto per il modo in cui è riuscito a ricucire il gap nel time attack rispetto al compagno di squadra.

 

"Sono contento di questa giornata e abbiamo avuto molto tempo per lavorare sul setting, perché non avevamo niente di nuovo da provare, ed è andata bene dal punto di vista del passo, ma sono ancora più contento dal punto di vista del time attack, perché io non sono molto forte su questo aspetto, ma oggi sono riuscito ad avvicinarmi molto a Fabio. Questa è una cosa positiva, ma domani proveremo a migliorare un altro pochino e a vedere cosa riusciremo a fare" ha detto Franco a fine giornata.

Ti aspettavi di poter essere così competitivo oggi?
"Lo speravo almeno. Abbiamo dei problemi cronici, che ci seguono da un po' di gara. Sappiamo quali sono e comunque in questo test siamo riusciti a fare un passo in avanti da questo punto di vista: siamo riusciti a trovare il mio punto debole e a migliorarlo. E' stata una giornata molto positiva e speravo di essere veloce, perché comunque quando riesci a fare quello che vuoi sulla moto è una conseguenza naturale".

Ci sono quattro M1 nelle prime quattro posizioni, possiamo dire che è una pista Yamaha?
"E' ancora troppo presto, perché comunque nei test c'è sempre molta gomma per terra, quindi c'è più grip, poi non gira la Moto2, quindi le condizioni sono diverse secondo me. Bisognerà vedere come sarà il grip in gara".

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La differenza di motore con Honda e Ducati si sente anche qui?
"Qui meno, perché i rettilinei sono più corti. Ma non ho controllato e non ho mai girato con delle Ducati o delle Honda, quindi non lo so. Però qui i rettilinei sono più corti, quindi dovremmo soffrire meno".

Oggi sei tra i tanti piloti caduti alla curva 14: c'era qualcosa che non andava in quel punto?
"La curva 14 oggi era piuttosto insidiosa. Molto piloti sono caduto, anche io, ed era particolarmente scivolosa, più delle altre parti della pista. Ma è così per tutti, quindi bisognerà solo stare attenti".

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