Morbidelli: “In gare senza troppi dati dobbiamo solo sperare”
Franco Morbidelli ha perso la pole position del Gran Premio del Portogallo per soli 44 millesimi, ma ha conquistato una prima fila che fa ben sperare. Tanti sono però gli interrogativi in vista della gara, a Portimao non si hanno riferimenti e si lavora senza troppi dati.
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Gold and Goose / Motorsport Images
Le qualifiche del Gran Premio del Portogallo portano in gloria Miguel Oliveira, che ha conquistato la sua prima pole position proprio sul circuito di casa. Nella giornata del pilota KTM però, Franco Morbidelli si è mostrato efficace ancora una volta, rimanendo a soli 44 millesimi da Oliveira.
La prima fila di domani è una buona posizione di partenza per l’italiano del team Yamaha Petronas, che vuole difendere il secondo posto in classifica e mantenerlo fino alla fine. Non sarà però una gara semplice e Morbidelli punta anche al lavoro nel warmup: “Sarà una gara molto importante, dove bisognerà far bene, si dovranno azzeccare tante cose e sarà importante farlo per aggiudicarsi questa seconda posizione in campionato che sarebbe un risultato fantastico per noi. Quindi sarà importante fare un bel risultato, una bella gara. I sorpassi? Non lo so, perché non mi sono mai trovato a guidare con nessuno, quindi non ne ho idea. Infatti domani dovrò provare a guidare con delle moto per vedere che feeling avrò nel provare un sorpasso”.
Sarà infatti fondamentale il lavoro nei box, come dimostrato nella giornata di oggi proprio da Morbidelli e dal suo team: “Per qualche strano motivo l’ottimo feeling che avevo ieri è sparito oggi ed abbiamo dovuto ricominciare il nostro lavoro da zero. Perché ieri secondo me ero andato veramente molto forte, con la gomma dura usata avevo fatto 40”0. Ma con il setting che avevo ieri, oggi non riuscivo ad andare purtroppo. Abbiamo analizzato bene i dati, abbiamo fatto delle mosse nelle FP4 con Ramon per il Q1 e fortunatamente ne siamo venuti fuori. Sono curioso di vedere domani come sarà il feeling”.
“Secondo me la differenza di quello che abbiamo visto oggi è la precisione nel lavoro – prosegue il pilota Yamaha – capire cosa è cambiato dal giorno prima ed intervenire tempestivamente ed è quello che abbiamo fatto oggi. Ieri mi sentivo bene ed oggi con la stessa moto assolutamente no. Ma abbiamo ricominciato da zero il lavoro e siamo riusciti a venirne fuori. Secondo me il lavoro fa la differenza in queste occasioni”.
La MotoGP però corre a Portimao per la prima volta ed i riferimenti sono più che scarsi. Solo qualche dato raccolto nei test di ottobre ha aiutato i piloti, che però si sono dovuti confrontare con un tracciato nuovo, dove vanno un po’ alla cieca: “Cosa farà la differenza? Non so. Sicuramente fare meno errori possibile, perché questa è una pista che può indurre all’errore. Fermarsi in curva 1 sarà difficile, con il pieno e con le scie. Abbiamo visto molti lunghi in curva 1 ed anche io ne ho fatti parecchi, quindi sarà difficile fermarsi. Riuscire a fare una gara senza sbagli sarà importante. La pista è nuova e non abbiamo tanti dati. Siamo tutti con dei grandi punti interrogativi. Comunque ci siamo messi in una posizione ottima per affrontare la gara domani. Quello che potevamo fare lo stiamo facendo, metterci in prima fila è stato importantissimo oggi e vediamo come sarà la gara domani”.
“Anche la durata gomme sarà un grande punto interrogativo, cosa succederà dopo una quindicina di giri penso che non lo sappia nessuno, perlomeno noi non lo sappiamo. Bisogna partire forte e cercare di sfruttare tutto quello che c’è quando c’è. Se finirà la gomma, bisognerà navigare nel fango e cercare di portarla alla fine, questa è a verità. In gare dove non hai dati né hai avuto la possibilità di provare la durata delle gomme o di test degli anni precedenti, dobbiamo solo sperare”.
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