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Morbidelli: “Il rettilineo conta, ma noi puntiamo sulle curve”

Franco Morbidelli è pronto per il Mugello, dove cercherà di sopperire alla mancanza di velocità della sua Yamaha sfruttando le curve. All’appuntamento di casa si presenta sicuro anche del suo ginocchio, ma senza livrea speciale per aver dimenticato l’arrivo imminente del Gran Premio d’Italia.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli cerca il riscatto sulla pista di casa: dopo lo zero di Le Mans, il pilota del team Petronas è proiettato al Gran Premio d’Italia, che partirà da domani con le prime prove libere. Al Mugello chiaramente Yamaha non è tra le favorite quando si parla di velocità di punta, ma i pilota italiano ritiene comunque importante l’appuntamento tra le colline toscane per diversi motivi.

La MotoGP torna al Mugello dopo un anno di interruzione e, pur sapendo di non essere tra i più rapidi, non concentra l’attenzione sul lungo rettilineo, ma sul resto del tracciato: “Il Mugello è una gara importante per noi, mi piace la pista ed è un anno che non ci torniamo, quindi sarà interessante scendere in pista e capire il feeling. Purtroppo non ci sarà il pubblico ed è un peccato, ma dobbiamo essere felici già di essere qui e sarà importante fare un buon risultato nel gran premio di casa e fare dei punti dopo lo zero di Le Mans. È una gara importante per molte ragioni diverse. La velocità non è l’aspetto più importante. È uno dei tanti, ma non il più importante. C’è un lunghissimo rettilineo, ma ci sono anche moltissime curve e mi concentrerò più su queste che sul rettilineo”.

Il problema al ginocchio accusato due settimane fa a Le Mans sembra non preoccupare troppo Morbidelli, che ci ha lavorato in questi giorni e spiega sia l’andamento dell’infortunio sia le cause: “Il ginocchio sta bene, ho fatto molto lavoro dopo la Francia per recuperare dall’infortunio al ginocchio che ho avuto. Sta migliorando sempre di più, sto bene e penso di poter guidare bene la moto. Forse non posso sciare, ma posso guidare senza problemi, credo. Abbiamo cercato di bilanciare la fisioterapia e l’allenamento, per non perdere la forma fisica ma anche per non stressare troppo la parte interessata con del lavoro extra”.

“La genesi di questo infortunio è nel 2015 – prosegue – Quando mi sono rotto la gamba destra ho stirato anche il legamento crociato anteriore sinistro. Lo sviluppo di questo infortunio c’è stato quest’inverno quando purtroppo in allenamento mi sono lesionato il menisco. Non dandogli tanta importanza, sono riuscito a recuperare abbastanza bene, ma purtroppo la settimana prima di Le Mans ho avuto un incidente al ranch senza nemmeno cadere e il mio ginocchio già debole ne ha risentito. Quindi mi sono fatto male lì, ma sono riuscito a recuperare abbastanza bene per arrivare a Le Mans in condizioni decenti, ma lì ho avuto altri due episodi traumatici. Adesso vedremo cosa fare a fine anno”.

A fine anno dunque è programmata un’operazione? Il pilota Petronas non lo sa ancora con certezza, ma non si preoccupa molto al momento: “Se lo voglio mettere completamente in ordine devo operarmi. Ma se voglio essere completamente libero dai problemi del ginocchio dovrò operarmi. Se invece deciderò di non operarmi, potrò vivere tranquillamente ma con un po’ di paura in più. Molte persone e sportivi convivono con dei crociati staccati o con dei menischi non proprio interi. Dovrò fare una scelta più legata alla mia vita in generale che non al mio sport, perché con questo ginocchio si può guidare benissimo”.

La fine dell’anno inoltre coincide con un momento particolare dal punto di vista agonistico, pertanto dovranno essere prese delle decisioni sul suo futuro con Petronas: “Non mi sono dato alcuna scadenza. Non sono ancora alle strette né con le spalle al muro e non mi ci sento. Sono soprattutto fiducioso del lavoro che stanno facendo in VR46. Sono sicuro che si farà un ottimo lavoro per me il prossimo anno”.

Morbidelli pensa al presente, dunque, e dimostra di farlo vivendo giorno per giorno perché, curiosamente, ha dimenticato di realizzare una livrea speciale per l’appuntamento di casa: “Sono molto dispiaciuto e devo essere sincero. Ho completamente dimenticato di fare la livrea perché ho totalmente dimenticato che c’era il Mugello dopo Le Mans. Come sapete, io vivo molto giorno per giorno e non guardo troppo il calendario. Ho dimenticato che ci fosse l’Italia dopo la Francia e quando Aldo Drudi mi ha chiamato per chiedermi della livrea gli ho detto che mi ero dimenticato e che non volevo fare le cose di fretta. Perché fare la livrea per la gara di casa deve essere una cosa bella e non un peso. Quindi cercherò di recuperare per Misano e spero che i miei amici mi ricordino di San Marino prima che arrivi”.

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