Morbidelli: "Domani la mia gara sarà quasi da all-in"
Il pilota della Yamaha Petronas ha bisogno di un risultato importante nel GP di Teruel per continuare a credere al titolo e farà di tutto per conquistarlo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
34 punti possono essere pochi o tanti a quattro gare dalla fine, dipende sempre dai punti di vista. E' questo il gap di Franco Morbidelli dal leader Joan Mir, ma dopo aver conquistato la prima fila del Gran Premio di Teruel, il pilota della Yamaha Petronas non ne vuole proprio saperne di darsi ancora per vinto.
Anche perché il pilota della Suzuki non è riuscito a fare meglio del 12esimo tempo in qualifica, ma in ogni caso tutti i contendenti al titolo sono alle sue spalle in griglia, compreso il compagno di squadra Fabio Quartararo.
L'intenzione dell'ex campione del mondo della Moto2, dunque, è proprio quella di dare vita ad una gara d'attacco per provare a tornare sul podio ed alimentare così le sue speranze iridate.
"Sarà una gara da affrontare sapendo che sono ancora in lotta per il campionato, anche se non chiaramente. Se voglio rientraci in maniera più evidente, domani bisognerebbe rischiare un po'" ha detto Morbidelli.
"Questo è il modo in cui vorrei affrontare la gara di domani, perché vorrei fare un altro podio ed avvicinarmi alla vetta, finendo questa tripletta con un bel risultato che inseguo da un po' di gare, ma che non ho raggiunto per un motivo o per l'altro. Domani andrò non all-in, ma quasi".
La Yamaha solitamente è una moto che rende al meglio quando ha pista libera davanti a sé, ma per domani Franco non pensa di dover necessariamente spingere al massimo da subito, perché bisognerà tenere sotto controllo anche le gomme.
"Qui si potrebbe avere un'altra strategia, perché il consumo della gomma è un fattore. Magari essendo troppo aggressivi all'inizio c'è il rischio di non avere più performance alla fine".
"La strategia dipende molto dalla posizione in cui sarò dopo il primo giro, ma l'approccio deve essere quello che ho detto prima: aggressivo e con voglia di rischiare".
L'unico che oggi è riuscito a fare meglio di lui è Takaaki Nakagami, che giovedì ha firmato il rinnovo con la Honda, con la certezza che anche lui avrà una moto factory nel 2021. Questo vuol dire che il prossimo anno in pista ci saranno quattro Honda, quattro Ducati e quattro KTM ufficiali, mentre al momento la Yamaha prevede solo tre M1 factory.
Quando gli è stato domandato se pensa che questo scenario possa garantire anche a lui una moto ufficiale, il #21 non è parso per niente convinto: "Purtroppo non credo, ma non credo che dipenda neanche da me".
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