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Mission Winnow ancora sotto attacco: l'Unione Consumatori fa un esposto contro Ducati!

Dopo l'esposto all'Antitrust fatto nei confronti della Ferrari per la sponsorizzazione Mission Winnow, ora è il turno della Ducati. UNC ha presentato la stessa denuncia all'Antitrust e al Ministero della Salute.

Ducati Desmosedici GP19

Foto di: Ducati Corse

La sparizione del marchio Mission Winnow da tutto il materiale, le tute, l'abbigliamento e i pannelli della Scuderia Ferrari in vista del Gran Premio d'Australia sta lasciando pesanti strascichi anche in Italia.

L'Unione Nazionale Consumatori, dopo aver fatto un esposto all'Antitrust assieme al Codacons per accertare la regolarità della scritta Mission Winnow sulle Rosse di Formula 1, ha deciso di presentare lo stesso esposto nei confronti della Ducati, che da quest'anno correrà con lo stesso marchio della Ferrari sulle carene delle Ducati Desmosedici GP 2019 di MotoGP, affidate ad Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci.

“Il fatto che la Ferrari abbia deciso di chiamarsi solo Scuderia Ferrari e non più Scuderia Ferrari Mission Winnow, guarda caso prima della gara in Australia, dove le autorità stanno già indagando per accertare se via una possibile elusione del divieto di pubblicità sul tabacco, dimostra che i nostri esposti all’Antitrust e al ministero della Salute hanno fondamento”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

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“Per questo chiediamo che le due autorità da noi contattate si pronuncino prima che la Formula 1 o la Moto Gp arrivino in Italia” ha concluso Dona.

Dopo l'esposto nei confronti della Ferrari, era difficile pensare che Ducati potesse non essere coinvolta in questa storia. Lo sponsor è lo stesso, la visibilità delle due Case sponsorizzate è alta e si propaga a livello mondiale per tutto l'anno.

Anche in questo caso, così come avvenuto con la Ferrari, ci sembra di essere al cospetto dell'ennesimo attacco alle classi regine del motorsport - prima la F1, poi la MotoGP - mondi in cui il denaro circola in maniera consistente, così come il ritorno d'immagine. E sembra proprio essere il ritorno d'immagine l'obiettivo di determinate manovre nei confronti di Ferrari e Ducati.

E' noto da anni che Philip Morris International sia sponsor di Ferrari e Ducati, ma, ormai dal 2007, sulle Rosse non appaiono più loghi di sigarette sulle carene e sull'abbigliamento dei team. Sono 12 anni. Il progetto Mission Winnow non ha nulla a che vedere con i prodotti tradizionalmente venduti dalla Philip Morris, ma si tratta di un’iniziativa (presentata nel paddock di Suzuka in anteprima, allo scorso GP del Giappone di F1) che mira ad ampliare la visione dell’azienda, destinata a guardare ed investire in nuovi contesti.

“Dopo 10 anni in cui non abbiamo posto alcun marchio sulle vetture di F1 - aveva spiegato il Vice President Global Event di Philip Morris, Riccardo Parino – torniamo oggi con un nuovo progetto. La nostra partnership con Ferrari dura da 45 anni e ci confrontiamo spesso. Questa iniziativa non riguarda un nostro prodotto, ma la nostra stessa azienda, al modo in cui stiamo trasformando, al modo in cui prepariamo il nostro futuro basato su scienza, innovazione e tecnologia”.

“È molto importante sottolineare che il logo e la campagna non sono correlati a nessun prodotto del tabacco, ma lancia un’iniziativa che seguirà l’evoluzione della nostra azienda".

Ricordiamo che il primo duello Codacons-motorsport, in quel caso rappresentato dalla Ferrari, avvenne nel 2005, quando al Gran Premio d'Italia 2005 venne impedito alla Ferrari di apporre il marchio Marlboro sulle monoposto di Michael Schumacher e Rubens Barrichello. In quell'occasione il team decise di sostituire il nome del marchio tabaccaio con un codice a barre, soluzione adottata poi anche in altre situazioni sino al bando degli sponsor legati al fumo.

In quell'occasione la Ferrari dovette cedere, così come dovrà fare per il Gran Premio d'Australia dopo l'indagine avviata sulla legalità del marchio. Vedremo se anche Ducati sarà costretta a seguire l'esempio del Cavallino Rampante, dando così nuovamente risalto a chi cerca notorietà sfruttando quella di marchi e classi regine del motorsport e se lo stesso dovrà fare la McLaren con il nuovo sponsor "A Better Tomorrow" che, per giunta, utilizza le stesse iniziali di BAT, British American Tobacco.

Andrea Andrea Dovizioso, Ducati Team
Dettaglio del telaio Ducati
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Dettaglio della carena Ducati
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Ducati Team, dettaglio della carena
Carena Ducati 2019
Danilo Petrucci, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Andrea Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Ducati Team, dettaglio del telaio
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Moto del Team Ducati
Ducati Team, dettaglio del forcellone
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Dettaglio della moto del team Ducati
Dettaglio della moto del team Ducati
Ducati
Danilo Petrucci, Ducati Team
From left to right, Philip Morris International people at Ducati MotoGP Team launch in Neuchatel, Switzerland: Andrea Dovizioso, rider, Riccardo Parino, Vice President Global Event Partnerships, Miroslaw Zielinski, President Science & Innovation, Patricia Klaric, Head of Mission Winnow Project, Sebastiano Cremonini, Manager MotoGP Event Platform, and Danilo Petrucci, rider
Ducati Desmosedici GP19, dettaglio
Ducati Desmosedici GP19, dettaglio
Ducati Desmosedici GP19
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