Mir preoccupato: “Suzuki non ha migliorato la moto”
Il campione del mondo in carica afferma che Suzuki non ha migliorato la sua moto nel 2021 in confronto con lo scorso anno, dopo essersi qualificato in decima posizione per il Gran Premio di Catalogna.

Joan Mir è andato molto forte a Barcellona lo scorso anno, risalendo dall’ottava posizione della griglia di partenza al secondo posto finale, salendo sul podio e riuscendo a gestire le gomme anche meglio del vincitore Fabio Quartararo. Quest’anno invece il pilota Suzuki non è riuscito ad andare oltre il decimo posto in qualifica al Montmelo, pagando 578 millesimi dal tempo della pole del pilota francese della Yamaha.
Mir ha ammesso che al momento non riesce ad andare più veloce in qualifica, inoltre il suo tempo nel Q2 è stato più veloce di due decimi rispetto al 2020 ma ha perso due posizioni in griglia e questo dimostra che la Suzuki non ha fatto alcun progresso quest’anno (anche se in questo caso la questione è un po’ confusa per via della modifica alla Curva 10 fatta nel 2021).
Il campione del mondo in carica si aspetta di poter fare una gara in rimonta come nel 2020, ma ha affermato che non è abbastanza e non è questo il modo di vincere le gare: “Credo che dovrò fare di nuovo una gara in salita. Penso che dobbiamo continuare a migliorare perché questo non è il modo di vincere. Così, potrò salire sul podio se faccio una buona gara, se gestisco bene le gomme e se faccio grandi giri come sempre”.
“Ma la verità è che dobbiamo continuare a migliorare e spingere, perché la competitività quest’anno è elevata – ha proseguito - molti costruttori sono migliorati, ma noi no. La nostra moto è molto buona, abbiamo una buona base, ma abbiamo la stessa moto dell’anno scorso. Questo significa che devo essere due decimi più rapido dello scorso anno in qualifica, dove nel 2020 ero ottavo. Invece quest’anno sono due decimi più veloce e ho fatto decimo, quindi non stiamo migliorando. Quindi dobbiamo spingere di più per avere più materiale e per provare più cose, perché chiaramente quest’anno tanti hanno migliorato e non abbiamo un buon pacchetto ma non siamo andati avanti”.
Il pilota Suzuki ha riconosciuto che la mancanza di progressi della Casa di Hamamatsu lo preoccupa un po’ e ha aggiunto: “Voglio difendere il titolo e credo che lo voglia anche Suzuki. Ma penso che possiamo spingere un po’ di più per portare più cose perché il team lavora molto bene. Ma non è abbastanza, gli altri forse stanno lavorando meglio. Quindi dobbiamo lavorare di più se vogliamo difendere la corona”.
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