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Mir: "Non possiamo dormire, abbiamo bisogno di miglioramenti"

Joan Mir è stato il primo a congratularsi con Suzuki per l'implementazione del nuovo holeshot posteriore, ma il Campione del Mondo in carica vuole più miglioramenti per essere in grado di difendere la corona.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Il pilota della Suzuki ha chiuso in seconda posizione il Gran Premio della Stiria di domenica scorsa, tenutosi sempre al Red Bull Ring, a un secondo e mezzo dal vincitore Jorge Martin, dopo essere stato alle calcagna del pilota della Ducati Pramac per tutta la gara. 

Partito dalla quinta casella della griglia di partenza dopo una buona qualifica il sabato in Q2, oggi non è riuscito a migliorarsi, conquistando solo il settimo tempo. Una gara che, per lui, si preannuncia difficile.   

"È stato un giorno difficile. Ho avuto una giornata peggiore del previsto, probabilmente perché la temperatura della pista non mi ha aiutato molto. È un peccato perché speravo di essere più avanti. Il mio ritmo è buono", ha dichiarato il maiorchino.  

Lo scorso fine settimana, la Casa nipponica ha fatto debuttare in pista l’holeshot, il dispositivo posteriore che regola l’altezza della moto. Una novità apprezzata molto da Mir, che ha voluto evidenziare l’ottimo lavoro svolto dalla fabbrica. Tuttavia, il campione 2020, chiede di più.  

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"Gli altri hanno più margine di miglioramento di noi. Abbiamo bisogno di altri miglioramenti per rendere la moto molto competitiva.  Non possiamo dormire. Questo è quello che stiamo facendo". 

In merito al dispositivo posteriore, Mir ha voluto ricordare che "è la prima versione", rendendo chiaro che bisogna cercare di creare un'evoluzione migliorata. 

Al termine della seconda sessione di qualifica, Fabio Quartararo, attuale leader della classifica mondiale, si è lamentato del fatto che lui dà sempre la scia ai suoi rivali, a differenza loro. E Mir è uno di quelli che non guarda mai per vedere se è seguito o no.  

"Gli stessi piloti sono sempre alla ricerca della ruota. In qualifica è molto frustrante essere seguito", ha detto.  

Gli è stato anche chiesta un’opinione in merito al "caso Viñales", dopo la sospensione della Yamaha e le scuse del pilota.  

"Tutti possiamo fare degli errori. Ci sono molte situazioni in cui possiamo perdere i nervi, ma bisogna sapere come controllarsi. C'è molto dietro di te, ed è questo che lo rende pesante. Hai una fabbrica dietro di te, ed è per questo che devi cercare di controllare che tipo di cose", ha commentato il pilota di Maiorca. 

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