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Mir: “Miller non mi ha chiamato, pensa di non aver fatto niente”

Il campione del mondo in carica arriva alla terza gara della stagione in sesta posizione nella classifica generale, a 18 punti dal leader e reduce da uno scontro duro con Jack Miller nella seconda gara in Qatar.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Il Gran Premio di Doha, secondo appuntamento della stagione disputato in Qatar, si sarebbe potuto concludere in maniera negativa per Joan Mir, che è stato colpito sul rettilineo da Jack Miller in una manovra pericolosa da parte dell’australiano.

La Direzione Gara ha deciso di non sanzionare l’incidente e anche se c’è stato un reclamo verbale da parte di Suzuki, la questione si è conclusa senza trovare responsabilità. Questa cosa non ha fatto piacere al campione del mondo in carica, che continua a considerare la manovra di Miller molto pericolosa e ritiene che dovesse essere penalizzato.

Da allora, Mir ha riconosciuto di non essere tornato a parlare con l’australiano: “Non ho parlato con Miller, se lui pensa che non ci sia bisogno di parlare, sicuramente è perché crede di non aver fatto nulla di male. Io non gli ho scritto perché non gli ho fatto niente e sicuramente lui pensa la stessa cosa. Tutti abbiamo visto quello che è successo, lui mi ha guardato, è venuto verso di me e mi ha colpito. Però voltiamo pagina”.

Tuttavia, nonostante l’evidenza dell’incidente, Suzuki non ha presentato un reclamo né ha fatto una protesta più grande e questo ha lasciato indifeso il maiorchino: “Beh, non so cosa rispondere, sono andati a protestare, ma non è stato nemmeno affrontato pienamente il tema. Non so, non voglio nemmeno entrare troppo nel merito, basta. Ciò che deve essere giudicato è l’azione, per me è fuori dalle regole, la Direzione Gara pensa di no e non ne ricaveremo niente da tutto questo, quindi basta”.

In vista del fine settimana in Portogallo, Mir è motivato: “Mi sento abbastanza bene, ho le batterie ricaricate, penso che possa essere un weekend positivo per me. arrivo motivato, vediamo dove possiamo arrivare, ho un sassolino dalla scarpa da togliermi dopo lo scorso anno”.

Lo scorso anno, la gara di Portimao è stata l’ultima della stagione e per Mir è stata un vero disastro, costretto al ritiro. Fortunatamente per lui, la lotta per il titolo si era già conclusa e ha potuto vivere questo ritiro con un atteggiamento diverso.

“L’anno scorso non mi sono rilassato, ho avuto un problema con un motore tutto il sabato, sono dovuto partire molto indietro in griglia e poi in gara, nei sorpassi, mi sono toccato con Pecco Bagnaia. Questo ha fatto sì che si rompesse una cosa dell’elettronica e mi sono dovuto ritirare. Non ero rilassato per essere diventato campione, non mi sono rilassato mai in tutta la stagione, fino alla fine”, ha affermato Mir.

Per la prima volta, il pilota Suzuki potrà difendere la corona di fronte al vecchio campione del mondo, Marc Marquez, che torna dopo una lunga assenza causata dall’infortunio. Gli è stato chiesto se questo fosse un fine settimana speciale.  

“Per me non è un weekend speciale, lo è per chi torna. Il mio obiettivo è lo stesso, dare il cento per cento con quello che ho. Per lui sicuramente sarà più speciale, non è venuto in Qatar e qui la Honda va bene, Portimao è una buona pista per la sua moto. Sicuramente è tornato quando ha visto che la forma fisica era idonea per farlo. Io mi sarei comportato allo stesso modo, sicuramente sarà veloce, non so in quale momento, ma sono sicuro che avverrà presto”.

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