Mir: "Dobbiamo migliorare per battere Marquez nel 2021"
Joan Mir ritiene di dover fare un altro passo in avanti per poter affrontare Marc Marquez e la Honda nel Mondiale MotoGP 2021, come ha riconosciuto durante un evento andato in scena oggi a Madrid.

Prima di iniziare le vacanze, Joan Mir ha avuto un incontro con i media al suo arrivo in Spagna dopo la gara conclusiva di Portimao. Un finale che gli ha lasciato un gusto agrodolce, visto il ritiro, ma che non ha affatto offuscato una stagione da incorniciare.
Lo spagnolo ora avrà diversi mesi di tempo per riposarsi e preparasi all'inizio della stagione 2021, a fine marzo, nella quale dovrà difendere la sua corona. Mir non vede l'ora che arrivi quel momento ed ha le idee chiare su chi sarà il suo rivale numero uno.
"Il primo sarà Marc Marquez" ha risposto Mir. "Marc tornerà, quindi avremo il rivale che ha vinto negli ultimi otto anni e che è stato il più veloce, quindi sarà bello. Non vedo l'ora. Spero che l'anno prossimo non ci saranno sei o dieci rivali diretti. Il mio compagno (Alex Rins), Fabio (Quartararo), Maverick (Vinales) e le Ducati, perché i nuovi piloti Ducati saranno veloci. E le KTM. Non vorrei dimenticare nessuno come hanno fatto con me".
Il pilota della Suzuki difenderà il titolo per la prima volta, visto che dopo essere stato incoronato campione Moto3 nel 2017 aveva fatto il salto verso la Moto2. L'anno prossimo quindi scoprirà la pressione di essere l'uomo da battere.
"Vincere un campionato del mondo è molto buono, ma la cosa negativa è la pressione che ci sarà il prossimo anno. Da un lato, un po' te la togli perché hai già vinto, ma dall'altro si aggiunge quella di iniziare la stagione da favorito. Non so come farò a gestirla, perché non l'ho mai sperimentata prima e scoprirò se ci riesco".
"Credo che la pressione mi aiuterà e che mi possa fare bene. Inizierò in modo diverso. In queste circostanze mi sono visto molto forte e sono riuscito a gestirlo bene. Ma il prossimo anno ci sarà uno scenario diverso e questo mi motiva".
Mir sembra pronto per la sfida, ma manda un messaggio a Suzuki e a se stesso per migliorare.
"Mi dà più fiducia perché quest'anno ho potuto dimostrare che abbiamo vinto e siamo competitivi. Ma sappiamo che il pacchetto Honda-Marc è stato molto veloce negli ultimi anni. Per competere nel Mondiale contro una coppia del genere dobbiamo essere ancora più veloci e rendere il nostro pacchetto un po' più competitivo. Per continuare a vincere, dobbiamo fare più pole e ottenere più vittorie se dobbiamo combattere contro Marc", ha detto.
Il 23enne ha anche parlato di quanto la sua vita sia cambiata da quando è diventato campione del mondo MotoGP appena dieci giorni fa.
"Quando ho vinto nel 2017 mi ha cambiato un po' la vita, ma la Moto3 non è la stessa cosa. La MotoGP ha molta più spinta. La gente mi riconosce di più per strada, ma per il resto sono sempre lo stesso. Mi sento allo stesso modo. La stampa ti fa credere di più di essere un campione, perché se non lo fossi ora sarei a casa a riposare e non qui. Devo crederci", ha concluso.
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