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Mir: “Che Marquez ci sia o meno in Qatar, non mi cambia niente”

Il campione del mondo in carica ha assicurato che la possibilità che Marquez ci sia o meno nella prima gara in Qatar non lo condiziona nel momento di preparare l’inizio della stagione.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir ha chiuso in settima posizione la prima giornata del secondo test MotoGP in Qatar, a quasi nove decimi dal riferimento di Jack Miller, sulla Ducati ufficiale. Tuttavia, il campione del mondo in carica ha spiegato che al momento non ha fatto nessun time attack e continua a lavorare sui dettagli per migliorare la GSX-RR del 2021.

Durante il primo giorno di test, il pilota Suzuki ha avuto anche l’occasione di provare il motore del 2022, su cui la squadra sta lavorando in vista del prossimo anno: “Ho visto che il nuovo motore è un po’ più potente sul rettilineo, ancora non ho superato nessuna Ducati (ride), però va meglio. Il carattere continua ad essere lo stesso, andiamo nella giusta direzione, vediamo se dopo questi test lo modificano ancora e può essere un po’ più veloce. Sembra che funzioni bene e che la base sia buona”.

Chiaramente non si può, ma hanno chiesto a Mir se lo fosse disposto a montarlo alla prima gara della stagione: “Sicuramente ha più potenziale di quello di quest’anno, ma non so se ci sarebbe il tempo di sistemarlo così velocemente e in Giappone non vogliono prendere decisioni affrettate. Portandolo in pista si vede che è più potente, anche se non credo che sarà il motore definitivo del 2022, ma sarà diverso”.

Il maiorchino ha spiegato quali pezzi ha montato e il lavoro svolto durante la giornata: “Ciò che stiamo provando a migliorare è la velocità. È chiaro, migliorie i generale, se la moto è più veloce tutto è migliore. La direzione è questa, non sul migliorare nel giro secco, ma migliorare in generale. I prossimi due giorni lavoreremo sui piccoli dettagli per fare la differenza ed essere più vicini agli altri anche sul giro secco. Sul ritmo non siamo messi male, non siamo i migliori, ma non possiamo lamentarci. Abbiamo provato cose di elettronica e un forcellone che dobbiamo confermare. Tutto va bene al momento”.

Mir ha anche rivelato che stanno scartando molte cose e che circa il 10% di quelle provate va bene: “Come è normale, la maggior parte delle cose che si portano non funzionano, sono da provare per vedere se si può migliorare e Suzuki ha una media molto alta di cose giuste. Normalmente abbiamo una media alta, più degli altri. Abbiamo anche meno piloti in pista e i passi che facciamo sono piccoli ma sempre in avanti”.

Negli ultimi giorni, Honda sta mandando messaggi che fanno capire che Marc Marquez potrebbe essere in griglia alla prima gara dell’anno, qualcosa di impensabile una settimana fa. Queste manovre potrebbero essere un gioco psicologico: “Io credo che Marc e i medici vedano la possibilità di poter stare bene, non lo sa con sicurezza perché non ha provato nessuna moto, che noi sappiamo. In base a come si sentirà quando salirà in sella, deciderà se venire o meno, che sia alla prima gara o nella pista successiva”.

A riguardo, gli è stato chiesto se la sua preparazione cambia qualora Marquez fosse presente alla prima gara: “A me non cambia nulla”.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
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