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Mir bacchetta Marquez: “Quello che fa è pericoloso”

Joan Mir è apparso infastidito dal comportamento avuto da Marc Marquez durante il Q1, quando lo ha cercato in pista in due occasioni. Il pilota Suzuki, che partirà dalla nona casella, crede che sia una manovra sanzionabile.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il giro secco è il tallone d’Achille di Joan Mir, che soffre sempre nel cercare un buon giro che gli permetta di partire davanti in griglia di partenza. Ancora una volta, il campione del mondo in carica è stato costretto a scendere in pista nel Q1, dove ha trovato Marc Marquez. Il pilota Honda lo ha cercato intenzionalmente, per sua stessa ammissione, per fare insieme due giri. Ma il portacolori Suzuki ha trovato questa manovra pericolosa.

Entrambi sono passati al Q2 e Mir ha conquistato un nono posto che gli permetterà di partire dalla terza fila. Per lui non è un gran problema, perché è abituato a partire dietro, ma con tanta concorrenza questo fine settimana può essere penalizzante.

“Sono contento di come è andata, più che contento, sono soddisfatto. Abbiamo dato il cento per cento, nelle FP3 non siamo riusciti a passare direttamente al Q2 per le bandiere (causate dalle cadute di Jorge Martin e di Alex Marquez, ndr). Nel Q1 siamo passati senza problemi, ma quando poi passiamo dal Q1 al Q2 non abbiamo le gomme per fare una buona strategia e ce n’è mancato uno per finire bene il lavoro. Il tempo non è male, nel primo run sono stato abbastanza competitivo e il ritmo è buono, abbiamo lavorato bene e proverò a fare una buona gara”, ha affermato Mir al termine del sabato di qualifica.

 

Tuttavia, il pilota Suzuki ha cambiato espressione quando Motorsport.com gli ha chiesto di spiegare il suo incontro con Marc Marquez durante il Q1: “Sappiamo già che a Marc piace fare queste cose, si mette dietro a qualcuno e fa questo gioco, in qualifica lo ha fatto con me e altre volte lo fa con altri. Però per questo in Moto3 si infliggono penalità, a lui no. Io faccio il mio, lui non mi ha innervosito per niente, ho fatto il mio tempo ugualmente, ho dato il massimo e questa è la situazione. Ma se fossimo entrati in gioco, lui è uscito abbastanza fuori, ha tagliato, si è messo dietro, mi ha dato fastidio nel mio primo giro lanciato perché è uscito lento. Ho perso il mio giro, poi ha tirato, si è approfittato della mia scia...questo in Moto3 viene penalizzato e anche in Moto2. Ma qui in MotoGP ancora no”.

Queste parole provengono proprio dal campione del mondo in carica, che ha dichiarato: “Non penso che debba essere penalizzato, ma queste azioni sono pericolose anche in MotoGP, non solo in Moto3. Alla fine va abbastanza lento, dà fastidio a me nel mio giro veloce e penso che bisogna fare qualcosa. Non voglio nemmeno parlare troppo di questa cosa, ho fatto il mio, ho segnato il mio tempo e basta”.

La risposta di Marc Marquez ad ogni modo non si è fatta attendere: “Oggi avevo bisogno di un aiuto e l’ho cercato. Sono andato a cercare il migliore, il campione del mondo. Capisco che possa far arrabbiare il pilota che è davanti, come molte volte è successo a me. Ma questa è la MotoGP”.

A Mir è stato anche ricordato che in gara partirà dalla nona posizione, mentre l’altra Suzuki di Alex Rins è seconda: “Alex sta facendo un buon lavoro, nel Q2 ha trovato un buon giro ed è un riferimento. Anche noi siamo lì, non siamo lontani, a due o tre decimi”.

“Sicuramente la gara è incerta, ci sono molti piloti veloci. Non c’è tanto ritmo, non siamo i migliori, ma non siamo nemmeno messi male. Siamo nella nostra linea di poter fare una buona gara la domenica. Non so chi lotterà per il podio, ce ne sono alcuni in grado di farlo. Ma a partire dal 15esimo giro bisognerà vedere chi avrà gestito bene le gomme, a partire da lì allora si saprà”.

Infine, è tornato alla ribalta l’argomento Miller in Qatar, rimasto in sospeso per entrambi, secondo quanto diceva l’australiano. Per il pilota Suzuki invece non è così: “Per me non è affatto in sospeso”.

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