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Mir: "Avevo il ritmo da podio da diverse gare, ce lo meritiamo"

Alla sua seconda stagione in MotoGP, Joan Mir ha ottenuto il suo primo podio in Austria, superando Jack Miller alla penultima curva e chiudendo secondo.

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Il pilota della Suzuki era stato tenuto d'occhio fin dalla seconda gara di Jerez, nella quale aveva mostrato un ottimo ritmo chiudendo quinto, ma anche a Brno, dove invece è stato abbattuto da Iker Lecuona dopo pochi passaggi.

Dopo un avvio di stagione sfortunato, nella prima gara in cui è riuscito a rimanere a contatto con i migliori, il maiorchino ha dimostrato le sue grandi qualità.

"E' stato abbastanza difficile salire sul podio. In un paio di gare avrei avuto il ritmo per farlo, ma per una cosa o per l'altra non ci ero mai riuscito ed ero entrato in una spirale negativa. Era il momento di liberarsi di questa sfortuna e di arrivare dove meritiamo di essere" ha spiegato Mir.

Nonostante la carenza di velocità di punta, il pilota della Suzuki è riuscito a sfruttare al meglio le sue armi.

"Non è il circuito migliore per la Suzuki, ma sono molto contento di aver lottato con Dovizioso e Miller e di avercela fatta".

Quando sembrava quasi convinto a mantenere la terza posizione, alla penultima curva è riuscito ad indurre all'errore Miller e ad infilarlo, soffiandogli il secondo posto.

"Per noi era abbastanza difficile pensare di superare nel T1 e nel T2, anche perché Jack stacca molto bene. Nel T4 mi avvicinavo, ma non era abbastanza. All'ultimo giro sono uscito molto bene dalle due curve a sinistra e quello è il punto decisivo per avere una buona trazione ed attaccare. Sono riuscito ad infilare la mia moto quel tanto che bastava per passarlo" ha raccontato.

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Con una bandiera rossa ed una seconda gara di soli 20 giri, era molto importante riuscire a gestire la situazione.

"Ero più a mio agio nella prima che nella seconda gara. I due davanti sono migliorati, ma credo che se fossi stato più avanti all'inizio potevo anche avere qualcosa in più, ma loro sono molto forti sui rettilinei. Hanno saputo giocare bene le loro carte" ha detto.

"Comunque voglio ringraziare la squadra per essere stata sempre al mio fianco, nei momenti buoni, ma anche in quelli che lo sono stati meno" ha concluso.

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Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP Andrea Dovizioso, Ducati Team Jack Miller, Pramac Racing

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP Andrea Dovizioso, Ducati Team Jack Miller, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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