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Miller: "Questa vittoria è la dimostrazione che merito la MotoGP!"

L'australiano coglie la prima vittoria nella classe regina e approfitta del successo per zittire tutti coloro che hanno criticato il suo passaggio in MotoGP. Un trionfo agevolato anche da un Marquez particolarmente cauto dopo la caduta di Rossi.

Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda

Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda

Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda
Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda, il secondo classificato Marc Marq
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore della gara Jack Miller, Marc VDS Racing Honda festeggia con lo champagne
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda e Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jack Miller, Marc VDS Racing Honda

Jack Miller è senza ombra di dubbio la sorpresa del Gran Premio di Assen. Il pilota australiano, complice la pioggia che ha rimescolato i valori in campo, è riuscito a conquistare la prima vittoria in MotoGP riuscendo a tenere alle proprie spalle un pilota di livello come Marc Marquez.

"Jackass", una volta sceso dalla moto, ha subito voluto ringraziare la sua famiglia che l'ha supportato nel corso della carriera, e la Honda che non gli ha mai fatto mancare la fiducia.

"E' una sensazione fantastica. Quando ho passato la linea del traguardo ho avuto molte emozioni che mi sono passate per la testa. Mi sono trasferito in Europa nel 2010 per cercare di conquistare il mondo, ho fatto numerosi viaggi per cercare di arrivare in MotoGP. Devo ringraziare la mia famiglia ma anche la Honda che mi ha sempre sostenuto. Spero di averli resi fieri sino ad ora nonostante lo scorso anno sia stato difficile con la Honda open".

"Stiamo crescendo passo dopo passo in questa stagione. Certo oggi abbiamo avuto fortuna grazie al meteo, ma siamo ugualmente felici".

La vittoria odierna è anche una rivincita per Miller nei confronti di chi lo riteneva immaturo per il salto in MotoGP. L'australiano ha così approfittato del successo olandese per togliersi qualche sassolino dalle scarpe...

"Questo risultato è una risposta a chi riteneva che non fossi pronto al passaggio in MotoGp. So come guidare una moto e so guidare anche una MotoGP. Con questa vittoria ho chiuso queste discussioni. Ora dobbiamo continuare a lavorare. E' bello mettere a tacere tutte le persone che mi hanno dato dell'idiota perché cadevo sempre...".

Ovviamente il successo odierno ha subito aperto il dibattito su cosa sarebbe in grado di fare Miller con una moto ufficiale, ma Jack ha placato immediatamente ogni "gossip" affermando come la sua Honda sia a tutti gli effetti simile ad una moto ufficiale.

"Certamente è un momento difficile per noi, ma non credo che dipenda dal fatto che non abbiamo una moto ufficiale. La nostra è una moto ufficiale, ci manca qualche pezzo ma perché al momento lo stanno provando col il team principale. La Honda ci sta fornendo il miglior materiale. Il mio stile non è l'ideale per la Honda ma stiamo cercando di migliorare anche questo punto".

"Non si può mai sapere cosa accadrebbe se guidassi un'altra moto, ma sono davvero contento per la vittoria odierna. Ora guardo avanti e cercherò di concentrarmi sull'assetto in vista delle gare future".

Miller ha infine descritto il momento del sorpasso decisivo su Marquez che è valso la vittoria del Gran Premio. Secondo l'australiano, il pilota della Honda #93 non ha cercato di forzare eccessivamente per recuperare terreno in quanto consapevole del ritiro di Rossi e delle enormi difficoltà di Lorenzo.

"Quando ho visto Marc e l'ho superato vedevo che cercava di seguirmi ma non ho spinto come un pazzo. Marquez era abbastanza tranquillo sia perché a conoscenza della caduta di Rossi sia perché consapevole delle difficoltà di Lorenzo. Credo che sia stato più cauto in ottica campionato".

"Ho cercato di gestire il margine nei suoi confronti anche guardando il distacco sugli schermi".

 

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