Miller: "Non voglio essere in MotoGP solo per il mio passaporto"
Il pilota della KTM ha confermato la trattativa con in corso con Pramac in ottica 2025, ma si è un po' stizzito quando gli sono stati fatti presenti i rumors secondo cui la squadra satellite Yamaha punterebbe più sul fatto che è australiano che sulla sua velocità.
Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing
Foto di: KTM
Una volta la tappa di Ferragosto della MotoGP era quella che dava il via al mercato piloti, ma ora la situazione si è completamente ribaltata, perché quando si arriva a questa fase della stagione sono solo pochi i tasselli che devono ancora trovare il loro posto sullo scacchiere della classe regina.
Oggi è arrivata l'ufficialità dell'ingaggio di Ai Ogura da parte del Trackhouse Racing, quindi rimangono solamente cinque i posti disponibili sulla griglia 2025. Contrariamente a quanto sembrava fino a qualche settimana fa, uno di questi slot potrebbe essere occupato da Jack Miller, che nelle ultime settimane è stato dato vicino ad un possibile ritorno nel Prima Pramac Racing.
L'australiano ha corso tra il 2018 ed il 2020 con la squadra di Paolo Campinoti, che gli ha fatto da trampolino verso il factory team della Ducati. La differenza è che questa volta salirebbe in sella ad una Yamaha, visto che a fine stagione la struttura italiana saluterà la Casa di Borgo Panigale dopo quasi due decadi per legarsi al marchio giapponese.
Al suo arrivo al Red Bull Ring, dove questo fine settimana si corre il Gran Premio d'Austria, l'attuale pilota della KTM ha confermato che la trattativa che lo potrebbe portare a diventare il compagno di squadra di Miguel Oliveira, la cui firma sarebbe prossima all'annuncio, è in corso, anche se al momento non è ancora stata chiusa.
"Le voci sono vere. Ovviamente siamo in contatto e stiamo cercando di trovare una soluzione. Sento che il mio tempo in MotoGP non è ancora finito. E sento di avere ancora molto da dare, quindi mi piacerebbe avere l'opportunità di provare a mostrare di più. Ma aspetteremo e vedremo", ha detto Miller.
Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing
Foto di: KTM Images
Secondo i rumors del paddock, però, Jack non sarebbe stato la prima scelta della Yamaha per Pramac. L'idea era di puntare su un pilota della Moto2 tra Sergio Garcia, Alonso Lopez e Tony Arbolino, ma dall'organizzazione del campionato sarebbe arrivata una "spinta" volta a non perdere l'unico australiano in griglia per far spazio ad un altro spagnolo o italiano. Cosa che però sembra infastidire il diretto interessato.
"Non voglio che dipenda dal mio passaporto, voglio che sia per la mia velocità. Ovviamente Spagna ed Italia hanno piloti estremamente forti in questo momento, ma non voglio essere qui solo per il mio passaporto".
"Questo non mi interessa affatto, perché credo di poter competere con questi ragazzi. La gara scorsa ho fatto Q2 e sono arrivato tra i primi sette nella Sprint, quindi sono ancora veloce. E sento di avere ancora molto da imparare e del margine per crescere. Quindi non voglio essere qui solo perché sono australiano e credo che sia così".
Quando gli è stato domandato se però è disposto a sfruttare questo fatto, ha concluso: "In fin dei conti, queste persone spendono milioni e milioni per andare a correre. Che tu sia australiano, spagnolo, cinese o altro, se sei veloce ti ingaggiano. Quindi, voglio dire, è questo l'obiettivo principale".
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