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Miller: "La battaglia dovrebbe restare in pista, non finire sui media"

Riguardo alle tante polemiche delle ultime due settimane, il pilota del Pramac Racing ha espresso un pensiero interessante nel corso della conferenza stampa di Austin.

Jack Miller, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jack Miller, Pramac Racing, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing
Jack Miller, Pramac Racing

La battaglia deve rimanere in pista e non finire sui media: è un concetto che Jack Miller ha espresso in maniera molto chiara durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend di Austin della MotoGP.

Inevitabilmente, oggi ha tenuto ancora banco quanto accaduto due settimane fa in Argentina, con il contatto tra Marc Marquez e Valentino Rossi e tutto il polverone mediatico che si è sollevato subito dopo la gara di Termas de Rio Hondo.

Il pilota del Pramac Racing è stato uno dei protagonisti in pista, perché in quell'occasione ha centrato la pole position ed ha chiuso quarto, battagliando per la vittoria quasi fino alla fine. "Jackass" però non si è tirato indietro quando gli è stato chiesto di trattare i temi più caldi.

Quando gli è stato chiesto dell'incontro della Safety Commission di domani, che teoricamente dovrebbe mettere faccia a faccia Rossi e Marquez, l'australiano ha dato un parere interessante su quello che dovrebbe essere fatto dentro e fuori dalla pista per evitare situazioni come quella.

"Penso che debbano essere controllati un po' meglio i duelli all'interno del paddock. Siamo qui per correre in motto, per lottare, la battaglia dovrebbe rimanere in pista e non finire così tanto sui media" ha detto Jack.

"Credo che sia abbastanza chiaro che ci sono persone che vengono da te cercando di indurti a dire qualcosa che possa creare casino e non penso che questo sia il modo corretto. Capisco che tutti cerchino una grande storia per ottenere un grande numero di visualizzazioni, ma a volte viene anche piegata la verità, facendo apparire cattive le persone".

"Penso che la lotta dovrebbe rimanere più in pista ma, naturalmente, anche noi piloti dobbiamo stare attenti a ciò che diciamo, perché le nostre parole possono essere distorte come abbiamo visto molte volte" ha concluso.

Agganciandosi poi ad un discorso di Johann Zarco, che ha sottolineato quanto forse la battaglia tra Marquez e Rossi sia andata un po' troppo sopra alle righe anche in pista, ha espresso un altro spunto piuttosto interessante.

"Ho visto questa situazione evolversi, con tante persone che hanno preso posizione. Voglio solo ricordare a tutti quello che era successo tra Marco Simoncelli e Dani Pedrosa e come è finita. Siamo tutti qui a correre e a rischiare le nostre vite, per questo ritengo che le lotte tra i fan, ma anche tra di noi, siano qualcosa di sciocco e di immaturo. Devono ricordarsi che la vita è corta e che siamo qui a rischiare la nostra".

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