Miller: "Guardo le mail per vedere se arriva il nuovo contratto”
L’australiano ha conquistato il secondo podio della stagione e nel frattempo attende il rinnovo da parte del team Pramac Ducati.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una delle selle vacanti è ancora quella della Ducati di Jack Miller, nonostante l’australiano sia il principale e per ora unico candidato al rinnovo, l’annuncio ufficiale tarda ad arrivare. Prima che il campionato si fermasse al Sachsenring, il manager del team Pramac Francesco Guidotti aveva confermato che l’anno prossimo avranno la stessa line-up, con due moto 2020.
Anche se giovedì scorso il pilota dava per scontato il fatto che l’accordo fosse stato raggiunto, rendeva chiaro che non c’era ancora nessuna firma. Oggi però a fine gara, Miller ha affermato che questa non c’è stata e continua ad aspettare di apporla: “Guardo la mia casella di posta elettronica per vedere se arriva il nuovo contratto, ma arriverà. Questo podio sicuramente aiuta nella trattativa”.
Il vincitore del Gran Premio d’Olanda del 2016 ha concluso il suo fine settimana più solido della stagione, piazzandosi in seconda posizione in griglia di partenza e salendo sul podio per la seconda volta con la Desmosedici: “È il miglior podio della mia carriera. Non avevo usato la gomma dura per tutto il weekend, ma la media si usurava molto”.
Miller ha rischiato di cadere ed era sul punto di desistere e smettere di dare la caccia a Rins quando si è reso conto che lo spagnolo aveva problemi con le gomme e ci ha provato fino alla fine: “Ad otto giri dal termine ho avuto un problema alla curva 5 e sono quasi caduto. Ho mantenuto la calma, ho visto che Rins pattinava molto e ho aspettato. Ho notato che aveva problemi in uscita, così ci ho provato una prima volta, ma ho dovuto aspettare ancora. La Suzuki in curva va molto bene e lui con il suo stile ha risposto al mio attacco. Sapevo che avrei avuto un’occasione perché aveva problemi di gomme”.
Il pilota Ducati, che generalmente è molto critico in situazioni come quella accaduta oggi in MotoGP, è stato d’accordo con la decisione di iniziare con 40 minuti di ritardo rispetto al previsto: “Ringrazio Dorna, perché tutti saremmo andati con le gomme slick, ma io non mi sarei sentito a mio agio”.
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