Miller eroico: azzarda le slick sull'umido e si prende la pole in Argentina!
Il pilota della Ducati Pramac beffa Pedrosa a tempo scaduto. In prima fila c'è anche Zarco, mentre Marquez è in seconda, con Dovizioso e Vinales in terza e Valentino in quarta. Lorenzo non passa neanche la Q1.
Jack Miller, Pramac Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Eroica. Forse è questo l'unico aggettivo che si può commentare l'impresa di Jack Miller, che si è portato a casa a sorpresa la pole position del GP d'Argentina di MotoGP: il pilota del Pramac Racing ha avuto il coraggio di azzardare le slick sulla Ducati GP17 a pochi minuti dal termine e di proseguire anche se in alcuni tratti la pista era ancora molto bagnata.
"Jackass" ha tenuto i denti stretti e con il passare dei giri la pista è migliorata, fino a permettergli di staccare proprio sotto alla bandiera a scacchi l'1'47"153 che gli è valso la prima partenza al palo in carriera in MotoGP. Un'impresa che prende ulteriormente valore se si considera che oltre a lui aveva provato l'azzardo delle slick anche Marc Marquez, ma il campione del mondo è tornato sulle rain dopo appena un giro.
E forse questo ha impedito al pilota della Honda di portarsi a casa una pole position che sembrava quasi scontata. Alla fine invece il #93 si è dovuto accontentare del sesto posto in griglia, non riuscendo a trovare la zampata giusta nel suo ultimo tentativo con le gomme da bagnato.
E' stato più prudente invece il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, che in questo modo ha sfiorato la pole position, venendo battuto solo da Miller a tempo scaduto per 177 millesimi. A completare la prima fila c'è poi Johann Zarco, che zitto zitto riesce sempre a tenere la sua Yamaha del team Tech 3 nelle posizioni di vertice.
Impresa non di poco conto se si considera che invece le due M1 ufficiali hanno fatto una grande fatica, con Maverick Vinales che chiuderà la terza fila in nona posizione e Valentino Rossi, autore anche di un paio di drittoni nelle vie di fuga, che sarà addirittura al centro della quarta, in 11esima piazza.
Miller però non è stato la sola sorpresa di questa Q2, perché merita un grande applauso anche Tito Rabat, che con un'altra GP17 è stato bravo ad andare a prendersi la scia di Pedrosa e a portare a casa un quarto tempo inatteso, davanti alla Suzuki di Alex Rins, che anche sul bagnato ha confermato i grandi progressi mostrati in Qatar. Non è andata altrettanto bene all'altra GSX-RR di Andrea Iannone, 12esimo a quasi 3".
Detto del sesto tempo di Marquez, dietro di lui aprirà la terza fila l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro: dopo aver fatto segnare il miglior tempo in Q1, lo spagnolo ha regalato alla Casa di Noale l'illusione di poter fare addirittura la pole position, ma nel finale non è riuscito a migliorarsi tanto quanto gli altri.
Accanto a sé avrà la Ducati di Andrea Dovizioso, che come lui si è guadagnato la Q2 in Q1, ma poi non è riuscito ad esprimersi ad alti livelli nel segmento conclusivo, pagando 1". Se non altro, il leader del Mondiale si è messo dietro entrambe le Yamaha ufficiali ed anche la Honda di Cal Crutchlow, che ha pagato a caro prezzo un errore commesso all'ultimo giro, non riuscendo a migliorare il suo tempo e rimanendo decimo.
Il grande deluso di giornata però è senza ombra di dubbio Jorge Lorenzo: il maiorchino sembra davvero non riuscire ad uscire dal suo momento difficile ed in Q1 non è riuscito ad andare oltre al quarto tempo con la sua Ducati ufficiale.
Il tre volte iridato della MotoGP ha provato la soft al posteriore nell'ultimo run e non è riuscito a migliorare quanto avrebbe sperato (Piero Taramasso della Michelin aveva detto poco prima che la scelta ideale era la media per queste condizioni) e proprio a tempo scaduto è stato beffato da Espargaro, ma anche da Karel Abraham, che quindi aprirà la quinta fila davanti a lui con la vecchia Ducati GP16 del Team Angel Nieto.
Accanto a Jorge dall'altra parte ci sarà poi l'altra Aprilia di Scott Redding, con la KTM di Pol Espargaro ad aprire la sesta fila davanti alle due Ducati di un ottimo Xavier Simeon, miglior rookie in griglia, e di un Danilo Petrucci che a sua volta ha deluso parecchio con la terza Desmosedici GP ufficiale, non riuscendo mai ad infilarsi nella lotta per accedere alla Q2.
Peccato per Franco Morbidelli, che non è riuscito a fare meglio del 12esimo tempo nella Q2 con la sua Honda della Marc VDS e quindi domani prenderà il via dalla 22esima posizione, alle spalle anche del compagno di squadra Thomas Luthi, che invece è 20esimo. Ci si attendeva qualcosina in più del 23esimo tempo anche da Hafizh Syahrin, che nei turni precedenti era parso piuttosto a suo agio con la sua Yamaha Tech 3 sul bagnato.
Classifica Q2
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 43 | Jack Miller | Ducati | 8 | 1'47.153 | 161.466 | 318 | ||
2 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 7 | 1'47.330 | 0.177 | 0.177 | 161.200 | 309 |
3 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 7 | 1'47.365 | 0.212 | 0.035 | 161.147 | 314 |
4 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 7 | 1'47.681 | 0.528 | 0.316 | 160.674 | 312 |
5 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 8 | 1'47.743 | 0.590 | 0.062 | 160.582 | 309 |
6 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 7 | 1'47.754 | 0.601 | 0.011 | 160.565 | 314 |
7 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 8 | 1'47.845 | 0.692 | 0.091 | 160.430 | 316 |
8 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 6 | 1'48.247 | 1.094 | 0.402 | 159.834 | 312 |
9 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 8 | 1'49.044 | 1.891 | 0.797 | 158.666 | 314 |
10 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 7 | 1'49.304 | 2.151 | 0.260 | 158.288 | 316 |
11 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 8 | 1'49.326 | 2.173 | 0.022 | 158.256 | 310 |
12 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 7 | 1'49.975 | 2.822 | 0.649 | 157.323 | 309 |
Classifica Q1
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 8 | 1'49.128 | 158.544 | 314 | ||
2 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 6 | 1'49.518 | 0.390 | 0.390 | 157.979 | 313 |
3 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 8 | 1'49.878 | 0.750 | 0.360 | 157.461 | 311 |
4 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 7 | 1'50.063 | 0.935 | 0.185 | 157.197 | 318 |
5 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 7 | 1'50.175 | 1.047 | 0.112 | 157.037 | 312 |
6 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 7 | 1'50.324 | 1.196 | 0.149 | 156.825 | 308 |
7 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 7 | 1'50.364 | 1.236 | 0.040 | 156.768 | 313 |
8 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 8 | 1'50.449 | 1.321 | 0.085 | 156.647 | 318 |
9 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 8 | 1'50.606 | 1.478 | 0.157 | 156.425 | 313 |
10 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 7 | 1'50.833 | 1.705 | 0.227 | 156.105 | 307 |
11 | 38 | Bradley Smith | KTM | 8 | 1'51.007 | 1.879 | 0.174 | 155.860 | 310 |
12 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 8 | 1'51.012 | 1.884 | 0.005 | 155.853 | 305 |
13 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 8 | 1'51.142 | 2.014 | 0.130 | 155.671 | 307 |
14 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 8 | 1'51.387 | 2.259 | 0.245 | 155.328 | 312 |
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