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Miller: "Entusiasta che Ducati mi veda come il suo Quartararo"

Nel suo blog, il futuro pilota ufficiale della Ducati si è detto molto felice per essere stato scelto dalla Rossa come alternativa ai vari Quartararo, Vinales, Rins e Mir.

Podio: il terzo classificato Jack Miller, Pramac Racing

Podio: il terzo classificato Jack Miller, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Jack Miller è stato il grande protagonista della giornata di ieri per quanto riguarda la MotoGP. La Ducati ha infatti annunciato che, dopo tre anni in Pramac, nel 2021 l'australiano farà il grande salto verso il team ufficiale con un contratto di un anno ed un'opzione per il secondo. Dopo le dichiarazioni di rito nel comunicato della Casa di Borgo Panigale, "Jackass" ha elaborato maggiormente i suoi pensieri nel suo blog. Di seguito, vi riportiamo il suo post integrale:

"Ho sempre sognato di diventare un vero e proprio pilota ufficiale... E' giusto però dire che non pensavo che sarebbe successo con me seduto a casa a Townsville senza aver corse per sei mesi, ma il 2020 è stato un anno strano. Ma è fatta, e avere i miei piani per il 2021 così presto è così eccitante e per molti versi un sogno che si avvera per me. Quando sono arrivato in MotoGP nel 2015, questo è quello che ho sempre inseguito, quindi averlo realizzato davvero è un po' surreale. Ma è la realtà, e ci si sente maledettamente bene.

Questo è, più o meno, quello per cui ho lavorato per tutta la mia vita: firmare con un costruttore ed essere un vero e proprio pilota ufficiale è qualcosa che mi ero messo in mente come obiettivo a lungo termine quando tutto questo è iniziato molto tempo fa. Essere lì... è così emozionante e per certi versi un po' irreale, ma dimostra che tutto il duro lavoro e il sacrificio di tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivarci ne è valsa la pena.

Devo ringraziare Ducati per aver riposto la loro fiducia in me, e per avermi supportato nel fare il lavoro che vogliono farmi fare e per aver fiducia che io possa farcela. Desideravo diventare un pilota ufficiale con loro da quando sono entrato in Ducati nel 2018, è sempre stato l'obiettivo. Quando si ha un contratto di un anno, come ho sempre fatto io, è qualcosa che si cerca di ottenere. E loro mi hanno aiutato ad arrivarci. Negli ultimi due anni con Pramac, ho imparato molto su me stesso come persona, come pilota, su tutto ciò che ha a che fare con questo sport.

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Mi hanno aiutato a diventare un pilota e una persona più completa e mi è piaciuto molto il tempo che hanno speso investendo su di me, mi ha reso più affamato che mai per continuare a migliorare e a sfruttarlo al meglio. I ragazzi di Pramac sono stati così vicini ad una squadra ufficiale che ho imparato come i devono essere e devono lavorare i piloti di un factory team. Ha avuto un grande effetto sul modo in cui mi avvicino alle corse, e c'è un modo di lavorare metodico che ho dovuto imparare, ma è un modo in cui si può avere molto più impatto sul modo in cui la squadra e la moto funzionano. Più responsabilità, fondamentalmente. Mi è piaciuto molto.

Ricordo che l'anno scorso ho pensato che il mercato dei piloti in MotoGP avrebbe avuto una scossa a breve termine a causa del modo in cui Marc (Marquez) è stato al top per la maggior parte del tempo da quando è arrivato. Ha solo un paio d'anni più di me, ma all'inizio erano i più vecchi come Valentino (Rossi), Jorge (Lorenzo) e Dani (Pedrosa) i suoi principali avversari. Ma le cose sono cambiate. La Yamaha ha Maverick (Vinales) che ha la mia età, Suzuki ha Alex (Rins) e Joan (Mir), e speravo che la Ducati mi vedesse come il loro ragazzo che è in giro da un po', ma è ancora piuttosto giovane per entrare in quel giro.

Marc è il punto di riferimento, quindi l'obiettivo principale per tutti gli altri costruttori è quello di avvicinarsi a lui. Per me il grande cambiamento c'è stato quando la Yamaha ha deciso di portare Fabio (Quartararo) a sostituire Rossi l'anno prossimo. Era una decisione inevitabile, ma che andava fatta, ma per loro farlo è stata una cosa diversa perché, voglio dire, è Rossi ... Sono entusiasta che la Ducati mi veda come il loro uomo in quella fascia d'età che può cercare di lottare con loro e si spera con Marc negli anni a venire.

Questa stagione - dirò "quando" inizieremo più che "se" - sarò ancora più desideroso di finire il mio ciclo con Pramac nel migliore dei modi. All'inizio della stagione avevamo un piano per quello che volevamo realizzare e ci abbiamo messo più tempo di quanto volessimo per iniziare, ma una volta partiti farò tutto il possibile per ottenere i risultati che vogliamo per la squadra e per me stesso. La squadra e l'organizzazione sono stati irreali per me, quindi spero di poterli aiutare a raggiungere quello che meritano prima di cambiare box. Niente mi renderebbe più felice".

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