Miller a Morbidelli: "E' brasiliano. Vuole sempre stare davanti"
Il pilota australiano del team Pramac replica alle parole di Morbidelli dopo il duello a cui hanno dato vita per la terza posizione nelle prime fasi del GP del Giappone.
Jack Miller, Pramac Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Jack Miller non ci sta e risponde per le rime a Franco Morbidelli. I due, al Gran Premio del Giappone, si sono fronteggiati nella prima parte della gara per la terza posizione alle spalle di Marc Marquez e Fabio Quartararo, a fine gara finita nelle mani di un Andrea Dovizioso irresistibile nelle ultime tornate.
Morbidelli, pilota del team SRT Petronas Yamaha, aveva fatto presente al termine della corsa come gli attacchi di Miller nella prima parte della corsa non siano stati fruttuosi, perché gli hanno fatto perdere contatto con i primi due in una fase delicata della gara.
"Quando ho fatto segno a Jack con la gamba durante il duello ero davvero incazzato, sì. Pensavo di avere un passo migliore di Jack, ma forse pensava di avere un passo migliore di me a sua volta. Forse abbiamo iniziato a lottare troppo presto".
"Alla fine ho avuto ragione io, perché poi ho passato Jack anche se stavo faticando a superarlo. Poi, però, non l'ho più visto per il resto della corsa. Ho avuto ragione, ma lui la pensava diversamente. Perciò ha deciso di perdere del tempo rispetto ai primi. Jack ha detto di aver intuito il mio nervosismo? Speravo lo avesse capito. Gli avevo mostrato quanto fossi incazzato".
"Nel duello mi ha anche colpito una gamba. La curva prima gli avevo fatto capire di essere incazzato, poi lui mi ha toccato e poi gli ho fatto capire di essere infastidito per quello, ma anche per il fatto che stavamo perdendo tempo. Non c'era ragione per fare quel duello in quella fase della gara, specialmente quando stai vedendo calare la gomma Soft e devi portarla sino alla fine della gara con i primi due che se ne stavano andando", ha dichiarato "Morbido" alla fine della gara.
La risposta di Miller è arrivata poco dopo: "Sì ho sentito che era più veloce, ma non aveva ritmo", ha dichiarato l'australiano del team Pramac. "Stavo cercando di batterlo, ma Franco ha fatto una cosa tipica da brasiliano, adora mettersi davanti a qualcuno in qualunque momento e poi tirare fuori la gamba".
"Ho capito il suo gesto. Al 100%. Mi stava dicendo di rimanere dietro a lui, ma io non sono stato dietro, logicamente. E' quello che è successo".
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