Michelin: tre diversi fattori hanno causato l'incidente di Redding
Le analisi dell'azienda francese hanno stabilito che è stato un mix tra il layout della pista, la temperatura ed il peso del pilota a mandare in crisi la gomma. Per questo fino a fine stagione verrà utilizzata sempre la carcassa più rigida.
Foto di: Mirco Lazzari
Con il ritorno in Europa della MotoGP, la Michelin ha portato a termine le indagini relative agli incidenti legati alle gomme che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione, ovvero quello di Loris Baz nei test in Malesia e quello di Scott Redding nelle prove libere del GP d'Argentina.
In particolare il secondo ha dato il via ad una serie di scelte atte a tutelare i piloti, che avevano portato la Race Direction a decidere di obbligare un cambio moto a cavallo della metà gara per questioni di sicurezza.
Il responsabile Nicolas Goubert non ha avuto dubbi nel parlare di una semplice foratura nel caso di quanto accaduto al francese della Ducati Avintia: "Quello che è successo a Loris Baz è stato chiaramente una foratura. Abbiamo portato tutti i pezzi della gomma a Clermond-Ferrand ed abbiamo potuto vedere chiaramente che qualcosa è entrato nel pneumatico ed ha creato un buco".
Decisamente diverso lo scenario per quanto riguarda l'incidente di Termas de Rio Hondo del pilota della Ducati Pramac: "Per Redding la questione è molto diversa. Il pneumatico non si è sgonfiato, infatti ha avuto modo di parcheggiare la moto senza cadere, anche se siamo comunque di fronte ad un qualcosa che non sarebbe dovuto succedere".
A quanto pare è stato un insieme di fattori a portare al distaccamento del battistrada: "I risultati dell'analisi mostrano che quella costruzione, quella combinazione di pista e temperatura, oltre al peso del pilota, hanno impedito al pneumatico di sostenere lo sforzo a cui è stato sottoposto".
Per questo da qui in avanti si andrà avanti con la carcassa più rigida: "L'abbiamo portata ad Austin per precauzione, ma la manterremo per tutto il resto della stagione".
Notizie aggiuntive di Jamie Klein
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