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Michelin, Taramasso: "A Barcellona l'usura non sarà un problema, ma occhio alle temperature"

Il responsabile moto dell'azienda francese ha spiegato che il nuovo asfalto ha ridotto molto lo spinning e l'usura degli pneumatici, ma l'aumento del grip potrebbe generare temperature molto alte al posteriore, che vanno monitorate.

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Foto di: Michelin Sport

Gomme Michelin
Michelin tyre
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Michelin tyres
Michelin tyre
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Camion Michelin
Michelin tyres
Michelin Technician
L'omino Michelin
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Tecnici Michelin
Gomma Michelin, cambio di una ruota Honda
Marc Marquez, Repsol Honda Team Michelin tyre

Barcellona è pronta ad ospitare il settimo round del Mondiale MotoGP e rispetto allo scorso anno il tracciato catalano si presenta rinnovato. Dopo le tante lamentele dei piloti, nel corso dell'inverno è stato steso un nuovo manto d'asfalto, ma soprattutto i lavori di allargamento della via di fuga della penaultima curva ha permesso di tornare al layout tradizionale della pista, abbandonato dopo la tragica scomparsa di Luis Salom di due anni fa.

Una situazione che comunque non sarà inedita sia per le squadre che per la Michelin, visto che dopo il GP di Francia c'è stata una due giorni di test che ha permesso a tutti di prendere le misure alle caratteristiche del nuovo asfalto. Anzi, l'azienda francese ha sfruttato questi due giorni proprio per scegliere le mescole da portare per il weekend del GP di Catalogna, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile Piero Taramasso.

Avete sfruttato i test del mese scorso per scegliere le gomme del GP di Catalogna?
"Il mese scorso abbiamo fatto due giorni di test ed avevamo portato quattro soluzioni all'anteriore e quattro al posteriore. I team ed i piloti che hanno partecipato ci hanno dato tutti le stesse indicazioni, quindi non è stato difficile scegliere le tre anteriori e le tre posteriori migliori per il weekend di gara".

A livello di mescole su che tipo di allocazione avete puntato?
"Rispetto all'anno scorso abbiamo due mescole nuove: c'è una nuova soft al posteriore che abbiamo sviluppato all'inizio dell'anno, ma anche una nuova hard, sempre al posteriore. Nei test hanno lavorato bene, dando sia grip che un rendimento costante, quindi abbiamo deciso di puntare su quelle. La media invece sarà la stessa che avevamo portato anche l'anno scorso".

Che indicazioni avete raccolto in quelle due giornate di test?
"L'asfalto nuovo si comporta bene, perché offre parecchio grip sia sull'asciutto che sul bagnato. I tempi sul giro sono stati buoni in ocassione e i piloti dicono che la pista per il momento è bella liscia, quindi in generale ci sono delle buone condizioni per la gara".

Nella gestione delle gomme cambia qualcosa il ritorno al vecchio layout della pista?
"No, non comporta delle grosse differenze. L'unica particolarità in questo weekend è che il nuovo asfalto offre parecchio grip. Dunque, dovrebbe esserci meno spinning ed anche l'usura della gomma non dovrebbe essere un problema. In compenso però dovremo tenere d'occhio le temperature delle gomme, stando attenti che non diventino troppo alte".

L'anno scorso Dovizioso ha vinto la gara perché è stato il più bravo a gestire l'usura della gomma. Da quello che ci hai detto, quest'anno dovremmo vedere una gara più lineare...
"Nella gara dell'anno scorso abbiamo dovuto fare i conti con un'asfalto molto vecchio, che offriva davvero poco grip. Le moto pattinavano molto ed usuravano molto le gomme. Quest'anno invece abbiamo già visto che ci sarà molto grip, quindi la situazione sarà diversa".

Facendo un passo indietro al Mugello, dopo la gara diversi piloti hanno segnalato di aver avuto delle difficoltà legate all'usura della gomma anteriore...
"In generale ammetto che tutti i piloti hanno sofferto con le gomme anteriori. Sapevamo di aver fatto una scelta aggressiva, forse un pelino troppo soft. La corsa ha confermato questi nostri timori, perchè i piloti hanno dovuto gestire la gomma davanti. Alla fine Lorenzo è stato il più bravo a farlo ed ha vinto. Io però credo che anche quello sia un aspetto integrante della competizione: a volte puoi spingere dall'inizio alla fine, mentre in altre occasioni devi essere bravo a capire quando attaccare ed impostare la strategia giusta. Riconosco che le gomme che abbiamo proposto non erano la scelta ottimale, ma adesso abbiamo parecchi dati e sicuramente l'anno prossimo cambieremo il range di mescole all'anteriore".

Pensi che su queste difficoltà abbia inciso anche il fatto che newl weekend del Mugello c'è stato uno sbalzo molto grande della temperatura dell'asfalto tra le sessioni del mattino e quelle del pomeriggio?
"Quello senz'altro, ma non è solo un problema di temperatura, è anche una questione legata proprio alla configurazione del circuito. Credo che il Mugello sia una delle piste più complicate della stagione, perché ci sono curve di qualsiasi tipo: in salita, in discesa, lente, veloci. C'è anche il punto in cui si fa la velocità di punta più alta del Mondiale, seguito da una staccata violenta. Per questo trovare un compromesso di setting per adattarsi a tutte queste condizioni non è semplice neppure per le squadre ed i piloti più esperti".

Dal punto di vista delle performance però i riscontri sono stati molto buoni, perché in qualifica avete fatto il record della pista anche al Mugello...
"Il nostro obiettivo per quest'anno è battere i record delle piste. Lo abbiamo già fatto a Jerez, Le Mans e Mugello, ma spero che ci riusciremo anche a Barcellona. Questo vuol dire che la performance c'è. Forse al Mugello abbiamo fatto delle scelte troppo aggressive, ma è stata comunque una bella gara".

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