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Michelin sta ancora analizzando la gomma di Quartararo

Piero Taramasso ha spiegato a Motorsport.com che nei prossimi giorni dovrebbero essere tratte le conclusioni su quanto accaduto al francese nella gara di Aragon.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Gold and Goose / Motorsport Images

Ormai siamo in autunno inoltrato, quindi ci si attendeva il freddo a Motorland Aragon. Ma probabilmente le temperature trovate lo scorso fine settimana sono state anche più basse del previsto, al punto che la Dorna si è vista costretta a ritardare il programma di tutte e tre le giornate, per evitare di far correre rischi inutili ai piloti.

Nonostante questa situazione, il weekend del Gran Premio d'Aragona è stato positivo per la Michelin, visto che nel corso della gara sono state utilizzate sono state utilizzate la maggior parte delle soluzioni portate dall'azienda francese, ad accezione della dura sia all'anteriore che al posteriore. Per questo sono state confermate anche per il secondo appuntamento su questo tracciato, il Gran Premio di Teruel, che si disputerà questo fine settimana.

Anche perché inizialmente i problemi erano stati legati soprattutto alle condizioni della pista, che sono andate migliorando nel corso del fine settimana, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile della Michelin, Piero Taramasso.

"Ci aspettavamo delle basse temperature ed è per questo che avevamo portato delle mescole più morbide rispetto al passato. Tuttavia, venerdì abbiamo trovato più freddo del previsto, quindi l'organizzazione ha deciso di rimandare di 30 minuti la FP1. Una scelta che abbiamo condiviso, perché all'orario prestabilito c'erano 7-8 gradi e con questa mezz'ora in più siamo riusciti a salire fino a 14-15" ha Taramasso.

"La pista poi era molto sporca, quindi offriva poco grip, e anche il vento che dava molto fastidio, soprattutto alle curve 13 e 14. Passata la FP1, con la pista più pulita e con un po' più di gomma in terra, gli pneumatici si sono comportati bene. Ma è normale, perché quando la pista è più gommata, il trasferimento termico è più rapido. Dalla FP2 è stato tutto più facile, quindi i piloti hanno iniziato a lavorare utilizzando sia la media che la soft, sia al posteriore che all'anteriore. E queste quattro gomme infatti sono state scelte tutte per la gara e quindi le abbiamo confermate anche per il GP di Teruel" ha aggiunto.

Domenica abbiamo visto adottare tre soluzioni differenti sulla griglia di partenza, quale poteva essere la migliore secondo voi?
"Mano a mano che ci avvicinavamo alla corsa, le condizioni sono migliorate costantemente. Domenica, durante la gara, c'erano poco più di 30 gradi sull'asfalto, quindi si è corso con una buona temperatura. I piloti si sono divisi tra chi ha scelto due soft, due medie, oppure la media all'anteriore e la soft al posteriore. Per noi quest'ultima era la soluzione ideale, perché abbiamo visto che, anche se c'era un po' di usura, la soft non è calata a livello di tempi, soprattutto con i piloti che non l'hanno aggredita troppo nei primi giri".

Diversi piloti sembrano essere d'accordo: per esempio, Mir aveva due soft ed ha rimpianto la media all'anteriore, mentre Dovizioso aveva due medie e si è pentito di non aver montato la soft al posteriore...
"Noi dopo la corsa parliamo con tutti i piloti e la conclusione generale è che quella fosse la soluzione migliore. Penso che nella gara di domenica vedremo tanti piloti fare questo tipo di scelta. La soft posteriore aveva un extra grip rispetto alla media, che abbiamo visto fin dai primi giri in cui le hanno potute utilizzare entrambe. Quelli che invece hanno scelto la media, avevano paura che la soft potesse accusare un calo nella fase finale della corsa, ma alla fine non è stato così, quindi è stata una scelta che non ha pagato. Per questo credo che questa settimana lavoreranno tutti sul setting delle moto con l'obiettivo di mantenere la prestazione il più a lungo possibile con la soft".

Domenica c'è stato un giallo legato alla gomma anteriore di Fabio Quartararo: il francese scattava dalla pole ed ha chiuso 18esimo, poi nel post-gara ha parlato di un problema legato alle pressioni. Cosa ci puoi dire in merito?
"Stiamo ancora analizzando i dati, poi li condivideremo con il team e potremo fare un annuncio ufficiale. Dal mio punto di vista comunque ci può stare che la pressione di partenza fosse un po' alta e c'era anche una temperatura dell'asfalto più alta rispetto al resto del weekend. Quando poi si sta in gruppo, nelle prime fasi della gara, può capitare che la gomma anteriore si surriscaldi, portando la moto a comportarsi in maniera differente. A quel punto la gomma va sotto sforzo e diventa molto difficile gestire la situazione. Ma ne sapremo di più nei prossimi giorni".

Fabio aveva scelto la media all'anteriore, così come il suo compagno Franco Morbidelli. Con il senno di poi la scelta giusta per la Yamaha sembrava poter essere la soft usata da Maverick Vinales, che è quello che si è comportato meglio in gara...
"Maverick è un pilota che non aggredisce le gomme, lui è capace di fare una gara intera con la soft all'anteriore anche se la temperatura è elevata. Franco invece è più aggressivo e per il suo stile ha bisogno della media in condizioni come quelle di domenica. Fabio è un po' una via di mezzo tra loro due, quindi per lui potevano andare bene entrambe le soluzioni. In questo caso però penso che fosse una scelta più legata allo stile di guida che alla moto".

Questo fine settimana ci sarà la variabile dell'orario della gara, perché per evitare la concomitanza con la F1 la partenza sarà alle 13, mentre domenica scorso si è corso alle 15. E' una cosa che può cambiare i valori?
"Non credo che questa cosa inciderà, perché quando arriveremo a domenica le squadre disporranno di una quantità enorme di dati, inoltre tra le 15 e le 13 non ci si aspetta un gap di temperatura troppo ampio. Inoltre, le previsioni meteo sembrano buone e le temperature dovrebbero essere in linea con lo scorso weekend".

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