Marquez: “Vincere 15 mondiali? Magari, ma forse è impossibile”
Vincitore della gara e del titolo a Buriram, Marc Marquez si conferma il più forte degli ultimi anni e beffa nel finale un Quartararo in grande forma, festeggiando poi l’ottava corona con quattro appuntamenti d’anticipo rispetto alla fine della stagione.
Foto di: Srinivasa Krishnan
Quello di Buriram è un fine settimana indimenticabile per Marc Marquez, che entra fra i grandi della storia del Motomondiale. Ha vinto la gara beffando Fabio Quartararo nel finale (proprio come a Misano) e ha conquistato il suo ottavo titolo mondiale. Nessuno come lo spagnolo in questa stagione, letteralmente dominata in cui ha chiuso i giochi con quattro appuntamenti d’anticipo rispetto alla fine del campionato.
Nel 2019 è stato sempre in testa almeno per un giro in ogni gara disputata ed i numeri parlano al suo posto. Ha quasi eguagliato Valentino Rossi con l’ottava corona ed ambisce ad ottenerne ancora di più, nonostante al momento pensi solo a celebrare un nuovo meraviglioso titolo mondiale.
È un Marc Marquez eccezionale quello che si è visto al Chang International Circuit, protagonista di una spaventosa caduta nel venerdì di libere che aveva fatto pensare al peggio. Ma il Campione è risalito in moto nonostante fosse un po’ dolorante e, con il passare dei giri completati nelle prove, l’highside è sembrato solo un lontano ricordo. In gara infatti è tornato il solito Marquez, che, come a Misano, ha insidiato un Fabio Quartararo in grandissima forma. Il pilota Honda ha beffato all’ultimo giro il francese, andando a conquistare una nuova vittoria e aggiungendo il suo nome alla Torre dei Campioni per l’ottava volta in carriera.
“Sono molto contento – afferma Marquez ai microfoni di Sky dopo il Gran Premio della Thailandia – specialmente perché quando hai un vantaggio in campionato così ampio cerchi una motivazione extra e noi l’abbiamo fatto. L’obiettivo era vincere la gara, l’abbiamo raggiunto. Abbiamo disputato un bel weekend. Specialmente con il fan club, tutta la gente ed il team hanno fatto un granissimo lavoro. Senza di loro io non posso arrivare dove sono ora”.
Non è stata però una gara semplice per l’otto volte campione del mondo, che ha dovuto confrontarsi con l’avversario più tosto di questa stagione, l’esordiente Quartararo: “Oggi è stato strepitoso e non è un avversario facile. Infatti, se si guarda alla gara di Misano e anche prima, ho già detto che sarà un grande rivale per l’anno prossimo e sarà ancora più forte. Guida la Yamaha molto bene, andava forte. Noi abbiamo sfruttato il nostro motore nei rettilinei, ma negli ultimi settori perdevamo un po’. Ma le gare sono così, si hanno dei punti deboli. Ma l’importante è essere costanti su tutte le piste”.
Tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, ma lo spagnolo sa di non avere vita facile l’anno prossimo, ma la motivazione non arriva direttamente dagli avversari: “Avere un avversario come Quartararo mi aiuta, ma mi motiva tutto quello che c’è. Più dell’avversario, mi aiuta il team. È molto difficile per un pilota tenere la mentalità per un anno intero e per la squadra è la stessa cosa. Noi lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo, ma l’anno prossimo sarà difficile con Viñales, Quartararo e Dovizioso. Vedremo se sarà fattibile vincere o meno”.
E sul ripetere il titolo, anche arrivando alle 15 palline da biliardo, rimane cauto e risponde con un pizzico di scaramanzia: “Non sono bravo a biliardo, ma oggi mi sono concentrato al massimo. Il biliardo ha 15 palline? Non so se arriverò mai a 15 mondiali, forse è impossibile. È l’ottavo, continuiamo così. L’anno prossimo l’obiettivo sarà lo stesso, vedremo se si potrà. Io non sapevo niente della celebrazione, non voglio sapere niente. Sono arrivato e mi hanno fatto vedere questo. Dedico questa vittoria a chi mi sta dietro, c’è una famiglia, un team, un allenatore, un fan club, tutta la gente che spinge per ottenere la stessa cosa. Senza di loro non sarebbe così, non sarebbe la stessa cosa”.
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