Marquez: "Vinales ha tutti i motivi per essere infuriato"
Il pilota della Honda ha ammesso di aver seguito come un'ombra Vinales per colmare il suo gap fisico ed ha affermato di comprendere la frustrazione di Maverick per il mancato passaggio del Q1.

In occasione della Q1 del Mugello si è assistito ad un gioco di strategia messo in atto da Marc Marquez per colmare le sue attuali lacune fisiche. Il pilota della Honda ha seguito come un’ombra Maverick Vinales finendo per far deconcentrare il portacolori della Yamaha.
Vinales, complice anche un errore commesso nell’ultimo tentativo, non è riuscito a passare il Q1 a differenza di Marquez che, invece, ha sfruttato ogni mezzo a sua disposizione per accedere alla Q2.
Se Maverick, però, non ha voluto accusare Marc per l’atteggiamento, ben diversa è stata la posizione della Yamaha che ha dichiarato di pretendere un intervento della Race Direction.
In tutto questo caso è intervenuto Marquez. Il pilota della Honda si è detto consapevole di aver giocato al limite e comprende la frustrazione di Vinales.
“Ho incontrato Maverick e ho parlato con lui, abbiamo un ottimo rapporto ultimamente e questo è importante. Gli ho detto che ha tutte le ragioni per essere arrabbiato. Mi ha chiesto il perché della mia strategia e io gli ho risposto che ho dei limiti e che devo rimediare in qualche modo”
“Ho cercato di non disturbarlo e di lasciare la pista libera, ma capisco la sua rabbia e capisco che gli dava fastidio essere seguito. Mi piacerebbe non avere questi problemi, significherebbe che sono veloce e sarei io a fare da lepre”.
Quanto accaduto in Q1 ha riacceso il dibattito sull’opportunità di un intervento regolamentare.
“Se si decide di cambiare le regole e penalizzare questo atteggiamento, allora si useranno altre strategie come avviene in Moto3. So come sono le regole e ho giocato al limite, ma nel rispetto delle regole. Loro l'hanno fatto a me in passato, io l'ho fatto in passato e oggi l'ho fatto di nuovo”.
“È il modo in cui dobbiamo cercare di risolvere i nostri limiti, in questo modo posso guadagnare. Alla fine abbiamo lasciato i box nello stesso momento, ma siamo stati lenti per colpa mia”.
Pensando alla gara di domani, Marquez si è detto consapevole di dover affrontare una corsa tutta in salita.
“È una gara che devo cercare di finire, non mi importa se prendo 3 o 7 punti, non cambia nulla. Devo gestire me stesso. Cercherò di iniziare bene, ma spero di poter concludere la corsa con un buon risultato”.
Marc ha poi concluso il suo incontro con i media con un pensiero allo sfortunato Jason Depasquier, protagonista di un tremendo incidente nella fase conclusiva delle qualifiche della Moto3.
“Vorrei mandare il mio incoraggiamento alla squadra di Dupasquier, preghiamo per lui. Non è facile salire sulla moto dopo aver visto tutto questo, ma spero che per il bene del motociclismo e del paddock non sia niente di grave”.
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