Marquez: "Stagione corta? Bisognerà prendersi dei rischi"
Il campione del mondo della MotoGP ha spiegato ai microfoni di Sky Sport che teme che non sarà affatto facile approcciarsi ad una stagione che sarà breve e molto compressa.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La ripartenza della MotoGP continua ad essere rinviata dalla pandemia del Coronavirus. E' di oggi la notizia che anche il round di Assen, previsto per fine giugno, è stato rinviato a causa delle restrizioni imposte dal governo olandese, che ha vietato gli eventi di massa fino al 31 agosto.
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha detto recentemente che al momento l'opzione più probabile sarebbe quella di cominciare nel mese di agosto, magari con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Quel che è certo comunque è che, qualora si riuscisse a correre, quella 2020 sarà una stagione breve e molto compressa.
Una situazione che non sarà facile da affrontare per i piloti, ai quali praticamente non saranno concessi errori, come ha spiegato il campione del mondo in carica Marc Marquez ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
"Sarebbe complicato avere una stagione breve, perché bisognerebbe prendersi dei rischi, non potendo saltare delle gare non ci sarebbe il tempo per recuperare punti. Ma onestamente non ci penso in questo momento, quando avremo un calendario farò le mie strategie" ha detto il pilota della Honda.
Lo spagnolo è tra quelli che, se non altro, hanno potuto approfittare di questo stop forzato per recuperare da un infortunio. Al termine della scorsa stagione, infatti, era stato operato ad una spalla e la riabilitazione si stava rivelando più complicata del previsto.
"La condizione della mia spalla sta migliorando, nell’operazione o durante la riabilitazione ho avuto un infortunio, il muscolo attorno alla spalla era atrofizzato. Ma negli ultimi giorni prima dell’emergenza coronavirus avevo già ricominciato a fare motocross e mi sentivo meglio".
Marc poi ha fatto il punto anche sulle difficoltà che ha incontrato la Honda durante i test invernali. Ancora una volta però ha ribadito che nel finale di quelli in Qatar, tornando anche in sella alla moto dello scorso anno, sembra aver trovato la direzione giusta per sfruttare il potenziale della RC213V 2020.
"Inizialmente in Malesia abbiamo perso la strada. L’abbiamo persa perché tutti eravamo convinti che il problema fosse la mia spalla. Ogni commento che facevo, come il fatto di sentire la moto pesante in curva, era influenzato dalla spalla".
"Successivamente siamo andati in Qatar, le mie condizioni erano migliori, ma i problemi erano sempre gli stessi. Abbiamo provato dei pezzi del 2019, abbiamo analizzato la situazione, per risolvere i problemi e proprio all’ultimo giorno abbiamo ritrovato la strada giusta" ha concluso.
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