Marquez stupisce con le sue richieste alla Honda per il 2020
Il campione del mondo della MotoGP, Marc Marquez, ha spiegato quali sono le modifiche che ha chiesto alla Honda per il 2020 per rendere ancora più competitiva la RC213V.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marquez ha conquistato il suo sesto titolo nella classe regina con quattro gare d'anticipo, con ben 11 vittorie e 6 secondi posti all'attivo nelle 18 gare disputate finora.
Tuttavia, lo ha fatto in sella ad una Honda criticata costantemente dagli altri piloti del marchio, che la indicano come una moto più difficile rispetto a quella precedente, in particolare in curva.
Sorprendentemente, però, le principali richieste di Marquez per la moto 2020 sono legate al grip in uscita di curva ed alla fase conclusiva della frenata.
Il secondo è un aspetto su cui c'è già stato un grande miglioramento quest'anno, grazie al motore più potente, ma Marquez ritiene che sia richiesto ancora troppo lavoro alla gomma anteriore.
"Stiamo soffrendo per avere un miglior controllo nelle curve" ha detto Marquez quando gli è stato chiesto cosa voleva dalla versione 2020 della RC213V.
"Ora la Yamaha ha davvero più grip. Al momento è la moto migliore, soprattutto con le gomme nuove è incredibile".
"Questo è uno dei temi, ma abbiamo anche molte altre idee, molte cose da fare".
"Dobbiamo cercare di non forzare così tanto sull'anteriore ed avere più grip al posteriore in uscita dalle curve".
Cal Crutchlow, del Team LCR, è l'unico altro pilota della Honda che nel 2019 è riuscito a salire sul podio, anche se per appena tre volte, e quindi occupa il nono posto nel Mondiale, staccato di 262 punti da Marquez.
Il britannico ha chiesto alla Honda di realizzare un moto più costante, affermando che i piloti della Casa giapponese devono sforzarsi molto di più di quelli della concorrenza per essere veloci allo stesso modo.
"Se la moto è più costante, possiamo essere veloci senza sentirci troppo al limite" ha detto Crutchlow quando gli è stato chiesto dalla nuova Honda.
"Se guardate le moto in pista e sono sicuro che potete vedere che per fare lo stesso tempo la nostra moto è di gran lunga la più difficile da guidare".
"Probabilmente facciamo il 50% in più di fatica rispetto agli altri per essere ugualmente veloci, o anche più lenti. E questo significa un rischio maggiore".
"Lo so, la Honda è pienamente consapevole delle nostre richieste, ma ciò che abbiamo non è poi così male. Semplicemente non è abbastanza competitivo per tutti i piloti" ha concluso il britannico.
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