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Marquez non polemizza: "Lorenzo sapeva quello che doveva fare"

Marc Marquez è felice di aver salvato una domenica molto complicata con un quarto posto prezioso. E, ordini di scuderia o meno per favorire Dovizioso, è convinto che Lorenzo sapesse da solo cosa doveva fare oggi.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

A pochi giri dal termine della gara di Sepang, essendo lui quarto ed Andrea Dovizioso secondo, Marc Marquez era virtualmente campione, ma poi il forlivese è riuscito a superare Jorge Lorenzo (anche se si è parlato molto di ordini di scuderia), quindi il verdetto è stato rimandato all'ultimo round di Valencia.

"Erano le peggiori condizioni possibili, con la pioggia e la pista molto scivolosa. Ho visto come si stavano mettendo le cose, con le due Ducati che prendevano il largo, ed ho deciso di pensare ai punti. Ho cercato di prendere Zarco, ma ho pensato che alla fine la differenza tra 21 e 24 punti non era troppa in confronto ai rischi che mi sarei dovuto prendere" ha spiegato.

Marc non si sente per niente deluso per non essere riuscito a chiudere la corsa al titolo in Malesia.

"Deluso per niente. Anzi, mi sento sollevato per aver salvato una domenica che si presentava nelle condizioni peggiori per noi. Ho sofferto molto, ma sono contento di aver mantenuto un buon vantaggio, perché è satata una gara molto lunga" ha detto.

Lo spagnolo ha cercato di rischiare il meno possibile e lo ha fatto solamente un pochino all'inizio.

"Ho rischiato, ma non troppo. All'inizio pensavo che avrei potuto fare una bella gara, ma poi ho pensato solo a togliermi dai guai, stando lontano dal pericolo" ha proseguito.

"Mi sento sollevato perché sono riuscito a ridurre al minimo i danni i una domenica che è stata davvero molto complicata".

Il leader della classifica iridata ha commentato anche i presunti ordini di scuderia del box Ducati.

"Se ci siano stati o meno, non lo so. Ma sei un pilota professionista, che corre per una casa ufficiale, sai sempre cosa devi fare a prescindere dalle parole. Se mi metto nei panni di Lorenzo, il tuo marchio sta lottando per il Mondiale, mentre tu non ti stai giocando nulla, quindi è normale. Ognuno gioca le sue carte e la cosa buona è che io non devo dipendere da nessuno e posso continuare il mio cammino" ha proseguito.

Il Mondiale si deciderà a Valencia, dove Marc arriverà con 21 punti di vantaggio.

"Fin dall'estate dico che ce la saremo giocata fino a Valencia. Mi sarebbe piaciuto chiudere qui, ma la fretta non serve a niente. Quando non si può, è inutile esagerare. Ma alla fine ho chiuso quarto in uno dei fine settimana in cui abbiamo faticato di più quest'anno".

"Valencia è un circuito con tante curve a sinistra e normalmente faccio bene. Vediamo se ci confermeremo campioni a Valencia".

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