Marquez: "Nel 2019 potrò lottare con Lorenzo avendo la stessa arma. Non sarà pistola contro mitra..."
Il campione del mondo in carica della classe regina del Motomondiale spiega per quale motivo non abbia posto veti sull'arrivo di Lorenzo in Honda HRC.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il contratto di Jorge Lorenzo con Ducati è terminato, dunque, a tutti gli effetti, il maiorchino è il nuovo compagno di squadra del campione del mondo della MotoGP, Marc Marquez, nel team Repsol Honda HRC.
Alberto Puig è riuscito a costruire una super squadra, affiancando al pilota che ha vinto 5 degli ultimi 6 campionati del mondo l'unico in grado di batterlo nelle ultime stagioni di MotoGP.
Negli ultimi test stagionali del 2018 Lorenzo ha debuttato in sella alla Honda RC213V tutta nera e ha subito mostrato di poter andare molto forte nonostante le poche decine di chilometri fatte in sella alla moto giapponese dopo 2 anni di Ducati. Questo lascia presagire che potremo vedere Jorge già competitivo nella prima gara di campionato della stagione 2019.
Quasi certamente alcuni piloti avrebbero posto il veto sull'arrivo nel team di un pilota del calibro di Lorenzo, invece Marquez ha deciso di accettare questa sfida. Così la Honda ha potuto affiancare al pilota di Cervera un pilota del calibro di Jorge dopo il ritiro di Daniel Pedrosa.
"Mettere il veto all'arrivo di Lorenzo in Honda sarebbe stato un segnale di debolezza. Se mi batte, lo farà con la stessa arma. Saremo pistola contro pistola e preferisco così, non pistola contro mitraglietta...", ha dichiarato Marquez a Motorsport.com.
"Avremo la stessa moto, così se mi batterà potrò sapere il perché. Inoltre potremo riuscire a migliorare il livello della moto grazie a questa nuova formazione".
Marquez sta recuperando dall'operazione alla spalla che lo ha spesso debilitato nella parte finale della stagione, ma dovrebbe teoricamente arrivare pronto ai test di Sepang del 6 febbraio, pur non essendo al 100%.
"Avere accanto Lorenzo o altri piloti non cambierà il mio stile e nemmeno le mie ambizioni. Però so che se un pilota vuole essere in uno dei tre top team, Honda, Ducati e Yamaha, deve essere in grado di vincere, perché se uno dei due non ce la fa, l'altro deve essere sempre in grado di sopperire a questo. Non voglio dire che Dani non abbia dato tantissimo alla Honda, però è chiaro che uno dei migliori piloti che avrebbe potuto vincere anche con altre moto, era Lorenzo. E ora lo avrò accanto a me", ha concluso Marquez.
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