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Marquez: "Me la sono giocata, ma alla fine era la strategia giusta"

Marc Marquez arriva alla pausa di metà stagione consolidando la sua leadership nella classifica iridata con una bellissima vittoria al Sachsenring.

Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Honda Racing

Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team leads at the start
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team festeggia con il team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Winner Marc Marquez, Repsol Honda Team and second place Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team, secondo Cal Crutchlow, Team LCR Honda, terzo An
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team, secondo Cal Crutchlow, Team LCR Honda, terzo An
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team

La giornata è iniziata male per Marc Marquez, che è caduto dopo otto minuti nella sessione di warm-up, in una delle zone "calde" del tracciato del Sachsenring. Un incidente nel quale non solo ha distrutto la sua moto, ma ha anche preso un brutto colpo alla mascella, che ha cercato di sgonfiare con un impacco di ghiaccio.

In queste circostanze, è normale che possano affiorare molti dubbi nella testa di un pilota, ma il più giovane campione del mondo della storia ha trovato il modo per andare in vacanza come piace a lui, ovvero con un vantaggio inimmaginabile: 48 punti su Jorge Lorenzo e 59 su Valentino Rossi.

Questa nuova versione di Marquez ha lasciato tutti a bocca aperta. Al suo talento naturale sta aggiungendo ora la capacità di prendere le decisioni giuste al momento giusto. Una combinazione letale per gli avversari, che si ritrovano impotenti pur avendo probabilmente una moto più equilibrata rispetto alla Honda.

In questa prima metà di campionato, oltre alle tre vittorie è sempre salito sul podio tranne che in Francia ed andato a punti in tutte le gare. Cosa che oltre a lui hanno fatto solamente Pol Espargaro ed Hector Barbera.

Al Sachsenring, una pista che ama, sulla quale è stato capace di vincere nelle ultime sette occasioni in cui ci ha corso, quattro delle quali in MotoGP, ha chiuso una sequenza di nove gare in cui ha dimostrato di aver imparato molto, e rapidamente, dagli errori del passato.

Una strategia perfetta

La ciliegina sul fine settimana è stata la mossa strategica della Honda e della sua squadra, che gli hanno fatto cambiare moto per primo per passare alle slick, mentre gli altri continuavano a girare con le rain. Circostanza che ha propiziato la sua vittoria.

"Non era una strategia a vita persa, ma ci ho scommesso abbastanza" ha ammesso Marc sulla decisione di rientrare così presto. "Sul bagnato ho sbagliato a copiare la scelta della gomma anteriore di Valentino, Jorge e Dani, perché sapevo che il mio stile di guida non è adatto alla extra-soft e così è stato".

"Quando ho visto che iniziavo a perdere posizioni e sono quasi caduto, anche se non avevo un cattivo ritmo, ho capito che stava arrivando il motivo di cambiare moto perché la pista si stava asciugando. Così ho deciso di cambiare moto e passare sulle slick".

"Prima di una gara come questa si pianifica tutto, ma quando ci sono queste condizioni la scelta è al 100% del pilota. Ho fatto un gesto alla squadra quando sono passato sul rettilineo e quando sono arrivato la moto era pronta. Quando ho visto che più o meno si poteva andare con le gomme da asciutto, ho preso la mia decisione, sperando che non tornasse a piovere, altrimenti sarebbe tutto finito per me. Ma era l'unica opzione per lottare per il podio" ha continuato Marquez.

Ha avvisato il muretto con la mano

Nessuna comunicazione radio o di altro tipo, la Honda ha i suoi metodi per far comunicato il pilota ed il muretto.

"Gli ho fatto un cenno con la mano quando sono passato sul traguardo, inoltre c'era un membro della squadra prima dell'ingresso del box pronto ad avvisare nel caso in cui fossi rientrato".

Il successo è merito anche della scelta di passare direttamente alle slick, a differenza di altre squadre che hanno puntato sulle intermedie.

"Per evitare di creare confusione alla squadra, per noi le gomme sono da bagnato o da asciutto. Le intermedie preferiamo dimenticarcele, anche perché tanto non saprei come segnalarlo" ha chiarito Marc.

Oltre alla sua strategia impeccabile, il pilota della Honda ha beneficiato anche della cattiva gestione della gara di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente ottavo e 15esimo. L'italiano ha ignorato per tre volte l'ordine di rientrare che gli veniva dato dal muretto.

"Ero un po' alla cieca, quindi pensavo solo a guidare al massimo. Prima in tabella ho visto P8, poi è diventato P4 e improvvisamente mi sono ritrovato con P1 e 20 secondi di vantaggio. A quel punto ho pensato: wow, questo è un gran bel regalo!" ha confessato.

Molto vicino a cadere

Prima di tutto questo, Marc ha vissuto un grande spavento quando è finito fuori pista.

"E' stato il risultato della scelta sbagliata della gomma anteriore, inoltre in quel punto avevo perso un po' di fiducia dopo la caduta di stamattina. Ho capito che avrei perso diverse posizioni, ma sempre meglio che cadere".

Marquez ora si può permettere di andare in vacanza tranquillo, forte di un vantaggio di ben 48 punti sul secondo, quasi due gare.

"Dopo una vittoria e con questo margine, posso andare in vacanza tranquillo. Abbiamo fatto tutto quello che serviva nella prima parte della stagione, quindi possiamo staccare un po', ma senza dimenticarci di prepararci per la seconda metà della stagione, che sicuramente sarà più tirata".

Infine, il pilota della Honda ha rivelato che: "Ho fatto la gara con il telaio vecchio. Ieri ho fatto un run con quello nuovo ed uno con quello vecchio in Q2, ma alla fine abbiamo deciso di andare in gara con quello che conoscevamo meglio".

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