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Marquez: "L'unica rivalità con Valentino è in pista"

Durante il test con la Honda RC213V-S al Red Bull Ring, Marc ha parlato con MotoGP.com ed ha spiegato di essere contento della stretta di mano arrivata tra lui e Rossi a Barcellona, anche se la sua mano era già pronta da tempo.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Dani Pedrosa, Repsol Honda
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Dani Pedrosa, Repsol Honda
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Durante il test promozionale che ha svolto in Austria in sella ad una Honda RC213V-S, allo scopo di prendere le misure al Red Bull Ring, Marc Marquez ha avuto anche modo di rilasciare qualche breve dichiarazione a MotoGP.com.

Tra gli argomenti toccati, c'è stata anche la tanto attesa stretta di mano con Valentino Rossi, arrivata alla conclusione del grande duello di Barcellona, che pare aver sancito la tregua tra i due dopo la faida iniziata lo scorso anno in Malesia.

"Si, l’unica rivalità è in pista. Ognuno vuole essere il migliore e alla fine tutti i piloti devono impegnarsi professionalmente per battere gli avversari. Come ho già detto dopo la gara di Valencia, la mia mano era disponibile e sono contento che sia arrivata questa stretta, non ho alcun problema" ha spiegato Marc.

Tra le altre cose, nonostante in Catalogna abbia mancato la vittoria, il pilota della Honda ora può guardare di nuovo tutti dall'alto verso il basso nella classifica iridata della classe regina.

"Certo che mi piace essere davanti perché puoi avere un certo margine. Come ad esempio il mio distacco di dieci punti. È meglio essere in alto alla classifica perché si può gestire il vantaggio, invece il secondo o il terzo posto ti costringono alla rincorsa e non si puoi sbagliare".

Il vantaggio su Jorge Lorenzo comunque è di sole 10 lunghezze. Inoltre ora si è rifatto decisamente sotto anche Valentino. Il campionato quindi si prospetta ancora decisamente lungo per tutti e tre.

"Onestamente per me dieci punti non sono nulla ma è qualche cosa. La prossima gara se tu finisci al terzo posto e il secondo vince il distacco sarà di un solo punto. Quindi dieci punti è meglio di nulla, ma io, Jorge e Valentino siamo molto, molto vicini. Dopo sette GP la sfida è serrata; anche alla fine sarà uguale".

Su quale dei due piloti della Yamaha possa essere il rivale più temibile però non si è sbilanciato: "Dipende; quando Lorenzo è nel giorno giusto è molto veloce. In questo caso è più veloce di Valentino, in un solo giro può infliggerti tanta distanza ma dall’altra parte Rossi ha tanta esperienza e sa sempre cosa fare in ogni situazione. È molto difficile da battere quando si sta duellando".

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