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Marquez imbattibile anche a Brno, Dovizioso ci prova ma non basta

Il pilota della Honda centra la 50esima vittoria in carriera nella classe regina a vola a +63 sul ducatista, che regge il ritmo solo per due terzi di gara. Miller "soffia" il podio a Rins nel finale, Valentino invece è sesto e primo delle Yamaha.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Lo scorso anno Andrea Dovizioso è stato il pilota che ha fatto più punti nella seconda parte del campionato e la sua progressione era iniziata proprio a Brno, dopo la pausa estiva. Il Gran Premio della Repubblica Ceca era un appuntamento importante per il pilota della Ducati, perché sulla carta era una pista favorevole alla Desmosedici GP per provare a ridurre i 58 punti di distacco che lo separavano da Marc Marquez.

Sul saliscendi ceco però il pilota della Honda ha piazzato un altro colpo che ha il sapore del ko, centrando la sua sesta vittoria stagionale, la 50esima in MotoGP, in una gara accorciata di un giro e partita con un ritardo abissale a causa della pioggia arrivata subito dopo la fine della Moto2 che aveva invitato alla prudenza.

In condizioni che alla fine hanno permesso a tutti di partire con le gomme slick, "Desmodovi" è riuscito a rimanere alla ruota di Marc per circa 12 giri, ma poi la sua gomma media posteriore forse ha accusato un calo più grande rispetto a quello delle soft della maggior parte della concorrenza e quindi ha visto la RC213V #93 allontanarsi sempre di più ed involarsi solitaria verso la bandiera a scacchi ed il +63 iridato.

 

Il tutto ovviamente con un brivido che per Marquez non può mai mancare, quando proprio al 12esimo giro ha avuto una chiusura dell'anteriore alla curva 10, che ha gestito con la consueta maestria, aggiungendo un po' di pepe ad una domenica che lo ha visto entrare sempre di più nella storia del motociclismo, nella quale ha eguagliato le 76 vittorie nel Mondiale di Mike Hailwood.

Negli ultimi giri sembrava che Dovizioso dovesse difendersi anche dal ritorno della Suzuki di Alex Rins, ma forse per provare ad andare a riprenderlo lo spagnolo ha chiesto troppo alle sue gomme e quindi il forlivese ha avuto vita facile per portare a casa un secondo posto che almeno lo riporta sul podio (non ci saliva dal Mugello), ma sicuramente lascerà un po' di amaro in bocca. Come direbbe lui, è la riprova che la Ducati è competitiva, ma che non basta per battere Marquez.

Per la Ducati però è stata una buona giornata, perché alla fine quello che è andato davvero in difficoltà è stato Rins, che al penultimo giro ha ceduto la terza posizione a Jack Miller, che ha chiuso in bellezza un weekend nel quale era stato costantemente veloce, andando a conquistare il suo secondo podio stagionale dopo quello di Austin. Peccato invece per lo spagnolo della Suzuki, che ha visto sfuggire negli ultimi chilometri un podio che aveva gestito bene fin dalle prime fasi.

A completare la top 5 c'è la Honda LCR di Cal Crutchlow, mentre bisogna scorrere la classifica fino alla sesta posizione per trovare la migliore delle Yamaha, che è quella di Valentino Rossi. Il "Dottore" ha incassato un ritardo di 9", ma il problema più grande è che su un pista dove conta di più il motore rispetto alle ultime due, la M1 è tornata ad essere la quarta forza in gara.

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Cosa confermata anche dal settimo posto di Fabio Quartararo, che ha vissuto una domenica senza acuti, ma soprattutto il decimo di Maverick Vinales: fino al Warm-Up, il pilota spagnolo sembrava avere tutte le carte in regola per battagliare per la vittoria pur partendo dalla terza fila, ma è scattatto malissimo e poi non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto per risalire la china.

Nella giornata in cui la Ducati è riuscita a piazzare due moto sul podio, stona anche la prestazione di Danilo Petrucci: il pilota di Terni aveva fatto la stessa scelta di gomme di Dovizioso, ma ha chiuso distanziato di oltre 11" dal compagno di squadra un weekend duro, nel quale ha dovuto fare i conti anche con la scomparsa del suo addetto stampa Luca Semprini.

Dopo il grande exploit delle qualifiche sul bagnato, con l'asciutto si sono decisamente perse le due KTM: Pol Espargaro è stato per buona parte della gara incollato a Rossi, ma poi è crollato nel finale, arretrando fino all'11esima posizione. Johann Zarco invece è partito malissimo dalla prima fila (era sulla parte umida della griglia, ed ha chiuso 14esimo.

Qualche punticino lo ha portato a casa anche Pecco Bagnaia, 12esimo con la sua Ducati Pramac, mentre è stata una domenica da dimenticare per i colori dell'Aprilia, con Andrea Iannone ed Aleix Espargaro a braccetto in 17esima e 18esima posizione, con un distacco di quasi 40 secondi dal vincitore. Peccato, infine, anche per Franco Morbidelli, ritirato dopo poche curve per una scivolata nella quale ha coinvolto anche Joan Mir, dopo essere stato toccato però dalla KTM di Zarco.

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Spain Marc Márquez Alenta Honda 20         25
2 Italy Andrea Dovizioso Ducati 20 2.452       20
3 Australia Jack Miller Ducati 20 3.497       16
4 Spain Alex Rins Suzuki 20 4.858       13
5 United Kingdom Cal Crutchlow Honda 20 6.007       11
6 Italy Valentino Rossi Yamaha 20 9.083       10
7 France Fabio Quartararo Yamaha 20 12.092       9
8 Italy Danilo Petrucci Ducati 20 13.976       8
9 Japan Takaaki Nakagami Honda 20 15.724       7
10 Spain Maverick Viñales Yamaha 20 16.558       6
11 Spain Pol Espargaro KTM 20 18.234       5
12 Italy Francesco Bagnaia Ducati 20 19.738       4
13 Portugal Miguel Oliveira KTM 20 22.539       3
14 France Johann Zarco KTM 20 30.459       2
15 Germany Stefan Bradl Honda 20 30.500       1
16 Spain Tito Rabat Ducati 20 30.755        
17 Italy Andrea Iannone Aprilia 20 37.170        
18 Spain Aleix Espargaro Aprilia 20 37.343        
19 Czech Republic Karel Abraham Ducati 20 44.296        
20 France Sylvain Guintoli Suzuki 20 48.938        
  Malaysia Hafizh Syahrin KTM 6          
  Italy Franco Morbidelli Yamaha            
  Spain Joan Mir Suzuki            

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