Marquez: "Il Marc pre-infortunio lotterebbe per il titolo con la Honda 2021"
Marc Marquez ha sostenuto con forza che con il suo stato di forma di prima dell'infortunio avrebbe potuto lottare per il titolo 2021 della MotoGP anche con la Honda di quest'anno.

Il sei volte campione del mondo della MotoGP si è fratturato l'omero destro in un incidente avvenuto durante il Gran Premio di Spagna dello scorso anno, che lo ha escluso dall'intera stagione 2020 e ha portato a un periodo di inattività di nove mesi, nell'arco dei quali si è anche dovuto sottoporre a tre operazioni chirurgiche.
In sua assenza, la Honda ha dovuto fare i conti con la sua prima stagione senza vittorie da quando è tornata in MotoGP a tempo pieno nel 1982, e ha ottenuto solo due podi.
Marquez ha messo fine a questa striscia negativa in Germania, con una sensazionale vittoria al Sachsenring nel mese di giugno, frutto anche della natura antioraria del circuito, che ha tolto parte dello stress dal suo braccio destro, che è ancora in via di guarigione.
Nonostante abbia saltato le prime due gare del 2021 e non sia ancora al 100% della forma fisica, Marquez è ora il primo tra i piloti Honda in classifica all'11° posto, con quattro punti di vantaggio su Takaaki Nakagami del Team LCR.
La stagione 2021 è stata in gran parte difficile per i piloti Honda a causa della carenza di grip al posteriore della RC213V, con nessun altro pilota del marchio che è stato capace di raggiungere il podio oltre a Marc.
Questo ha evidentato ulteriormente l'impatto che Marquez ha avuto sulla Honda nel corso dell'anno, e in un'intervista esclusiva concessa a Motorsport.com, ha sostenuto che sarebbe in lotta per il titolo anche quest'anno se non stesse recuperando da un infortunio.
"Penso che il Marc di prima dell'infortunio potrebbe lottare per il titolo su questa moto", ha detto Marquez. "Probabilmente non potrei vincere tante gare come nel 2019 (12), ma potrei lottare per il Mondiale e stare nei primi tre molto spesso".

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"E lo penso per una semplice ragione: sulle piste su cui non ho sentito le mie limitazioni fisiche, o almeno le ho sentite meno, sono andato molto meglio".
"Ma non posso sempre rimediare da solo, la moto deve aiutarmi, e ora non lo fa. Con me e con il resto dei piloti Honda. Ora il mio fisico mi permette di guidare la moto, ma non di fare magie".
"Se fossi molto più indietro rispetto agli altri piloti del marchio penserei che qualcosa non va. Ma sono davanti a loro, nonostante io abbia saltato due gare".
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