Marquez: "Il contratto? Gli aspetti tecnici sono i più importanti"
Ovviamente, nella conferenza stampa di oggi a Barcellona, Marc ha parlato del suo rinnovo biennale con la Honda, aggiungendo però che era importante anche accontentare tutti i membri del suo team e che per questo c'è voluto tempo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una delle notizie del giorno a Barcellona è stata senza ombra di dubbio il rinnovo biennale che Marc Marquez ha firmato con la Honda. Un paio di giorni fa lo spagnolo aveva già anticipato che sarebbe andata così, ma oggi è stato messo tutto nero su bianco, quindi era quasi inevitabile che le sue parole in conferenza stampa prendessero il via da questo.
"Sono molto contento di annunciare che resterò con la Honda e di poterlo fare proprio qui nel mio circuito di casa. Credo che insieme potremo fare un ottimo lavoro. Guardiamo avanti, ovviamente a questa stagione, ma soprattutto sono molto contento di rimanere qui per altri due anni. Come dico sempre, il mio cuore è alla Honda: era la scelta migliore ed ora provo le sensazioni migliori" ha detto lo spagnolo.
Nei giorni scorsi ha accennato più volte al concetto di contratto perfetto, quindi gli è stato chiesto di spiegare cosa intendesse: "Il contratto perfetto ha parecchi aspetti, però per me quelli tecnici sono i più importanti. Poi ovviamente abbiamo parlato anche dei soldi, ma sapete che io sono un pilota che sta sempre insieme al suo team, quindi per accontentare tutti c'è voluto del tempo. Alla fine siamo arrivati ad un punto in cui tutti sono stati soddisfatti e questa è la cosa più importante, perché so che se in questa stagione vogliamo avere delle possibilità di vincere il campionato, tutto deve essere tranquillo e tutti dobbiamo essere molto motivati".
Tra le altre cose, il momento è positivo, perché arriva al GP di Catalunya con soli 10 punti da recuperare sul leader Jorge Lorenzo: "Sono molto contento, non di essere secondo, perché ovviamente vorrei essere primo, ma sono molto felice di essere vicino a Jorge. Prima che la stagione iniziasse le cose sembravano molto complicate per noi e il mio obiettivo era arrivare a Barcellona con circa 25 punti di distacco da lui, invece sono solamente 10, quindi sono soddisfatto. Al Mugello abbiamo fatto una buona gara, quindi ora non vedo l'ora di affrontare questa".
Al Mugello è stato battuto solamente in volata da Lorenzo, ma soprattutto abbiamo rivisto un Marquez aggressivo. Quando gli è stato chiesto cosa è cambiato per lui in Toscana, ha spiegato: "Al Mugello ho pensato che era il momento di attaccare, perché mi sentivo pronto e sentivo una buona fiducia. Ho visto che non ero lontano dalla vittoria e quindi ci ho provato. A Jerez e Le Mans ero molto lontano dalla prima posizione, quindi non valeva la pena di prendere dei rischi solo per chiudere ad un paio di secondi dal vincitore. E' qualcosa che ho imparato dall'anno scorso, quando sei lontano non ha senso prendere troppi rischi".
Infine, ha parlato dell'importanza che potrà avere il test che si terrà a Montmelò lunedì per il proseguimento della stagione: "Sarà un test molto importante, perché quello che provi qui è quello che poi di solito ti porti dietro per il resto della stagione. Poi si fa un altro test a Brno, ma lì è più difficile. Attendo con impazienza questi test di lunedì, perché sono quelli che ci hanno permesso di trovare una svolta l'anno scorso".
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