Marquez: "Ho la sensazione che la gente creda che per me vincere sia facile, ma non lo è"
Una settimana dopo aver vinto il suo quinto titolo della MotoGP, Marc Marquez crede ci siano troppe persone che diano per scontate le sue vittorie, senza considerare gli sforzi necessari a raggiungerle.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Lo spagnolo ha eguagliato Mick Doohan a quota cinque Mondiali nella top class e quattro giorni più tardi, a Phillip Island, sta già pensando al titolo dell'anno prossimo.
La gara allo sviluppo però non si ferma mai e questo significa che la Honda, che ha lasciato andare un po' la pressione dopo aver vinto il titolo piloti, anche se ci sono ancora in ballo quello a squadre ed il costruttori, può iniziare a concentrarsi sulla prossima stagione.
Riguardo allo sviluppo della moto 2019, il pilota di Cervera non ha segreti: l'idea è quella di cercare di aumentare la potenza, ma senza far venire meno la guidabilità. Insomma, renderla meno critica rispetto a quella attuale.
"Queste gare possono essere utilizzate per testare i concetti della moto del prossimo anno, facendo un po' di programmazione. Tutti i piloti, a tutti i costruttori, chiedono di migliorare il telaio ed il motore. Vogliamo capire il motivo per cui noi sforziamo tanto l'anteriore e davanti siamo sempre obbligati ad usare una gomma più dura" ha riassunto Marquez, che poi ha spiegato come fa a rimanere motivato dopo aver già vinto sette Mondiali a soli 25 anni.
"Chi si pone dei limiti, non affronta bene la vita. Non bisogna pensare ai limiti. Non penso al futuro o al passato, ma a vivere nel presente. Il prossimo anno avrò ancora la pressione e la voglia di vincere ancora" ha aggiunto il pilota della Honda, che pensa di sapere come evitare di rilassarsi troppo: "E' facile non abbassare la guardia: basta pensare al 2015, venivamo da una stagione con 13 vittorie, ma abbiamo iniziato l'anno senza capire nulla".
Il fatto che Marquez abbia conquistato cinque degli ultimi sei campionati di MotoGP, sette degli ultimi nove campionati a cui ha partecipato se si contano anche 125cc (2010) e Moto2 (2012), può far quasi apparire scontati i suoi successi. E questa è una cosa che non dovrebbe essere fatta secondo il diretto interessato.
"Ho la sensazione che le persone credono che per me vincere sia facile e non lo è mai. A Motegi, c'erano quelli che mi dicevano che la Honda aveva fatto arrivare il presidente perché sapevano già che avrei vinto. Ma i momenti brutti arrivano, questo è sicuro. Chi è stato un'atleta lo sa, anche se non possiamo sapere se sarà il prossimo anno, tra tre o tra cinque" ha concluso Marc.
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