Marquez: “Ho avuto problemi di memoria dopo la caduta”
Marc Marquez scatterà dalla quinta fila nel Gran Premio di Spagna. A Jerez però è stato protagonista di una caduta da cui è uscito illeso, ma molto spaventato. Una perdita di memoria, seppure temporanea e breve, lo ha preoccupato e si è recato all’ospedale per i controlli durante la mattinata andalusa.

Le qualifiche del Gran Premio di Spagna hanno premiato Fabio Quartararo, mentre Marc Marquez arranca ancora e scatterà dalla 14esima casella della griglia di partenza, dopo un sabato difficile soprattutto emotivamente. Il pilota Honda è tornato sulla pista dove lo scorso anno ha avuto il terribile incidente che lo ha tenuto fuori dal campionato per tutta la stagione e proprio a Jerez de la Frontera ha assaggiato nuovamente l’asfalto nelle FP3.
Fortunatamente non ha riportato alcuna conseguenza, ma la paura è stata molta, soprattutto per una mancanza di memoria, seppure brevissima, dopo l’impatto con gli air-fence: “Sappiamo che prima o dopo la prima caduta della stagione sarebbe arrivata. Probabilmente ho scelto uno dei punti peggiori e non me l’aspettavo. Ma alla fine, quando spingi per un giro non pensi al rischio, lo fai e basta. Ieri ero stato conservativo, ma oggi ho provato ad attaccare. Sfortunatamente quando ci ho provato sono caduto e la scivolata è stata molto forte, specialmente l’impatto sugli air-fence è stato ad alta velocità. Ma grazie a loro sono qui”.
“Ho avuto un po’ paura perché ricordavo esattamente cosa fosse successo, ero un po’ confuso. Poi ho fatto una visita e, a parte questa cosa, nel pomeriggio ho guidato bene nelle FP4. Ma la verità è che su questa pista ho faticato in qualifica. Ho scelto la morbida anteriore per via della caduta, non perché mi sentissi a mio agio. Mi sentivo più sicuro sulle curve a sinistra, ma abbiamo commesso un errore pensando più al rischio e meno alla prestazione. In qualifica ho trovato subito il limite dell’anteriore, ma quando mi sono fermato non c’era tempo per cambiare. È un peccato, perché mi sento forte questo weekend e oggi è stato il primo giorno in cui sentivo la moto e guidavo in maniera buona”.
Ma cosa ha trovato in particolare? Marquez lo spiega nel dettaglio: “Guidiamo con un setup completamente diverso rispetto all’anno scorso, anche con un telaio differente. Quindi non è facile cambiare da un pacchetto all’altro, perché sento anche i punti forti su questo telaio e su questo setup. Ma ancora mi manca molto, specialmente nel turning e nel lavoro sulla gomma posteriore. Forzo troppo l’anteriore, quindi dobbiamo capire come gestire il posteriore, perché è uno dei miei punti forti per sollevare la moto e scivolare. Ma non riesco a farlo, quindi questo è l’aspetto dove dobbiamo lavorare di più. Oggi per la prima volta ho iniziato a capire dove sono i problemi. Per domani faremo dei cambiamenti, anche se non farò molti giri nel warm-up. Ma sicuramente effettueremo delle modifiche perché crediamo che ci manchi qualcosa e vogliamo iniziare ad adattare il setup al mio stile”.
Prima di tornare in pista per le qualifiche però, si è recato nella mattinata all’ospedale di Jerez, per precauzione e per verificare che non avesse riportato lesioni nella caduta: “Sono andato al centro medico del circuito e mi sentivo bene sul momento. Sono tornato al mio motorhome, ma quando sono arrivato al camion e mi sono seduto, sono rimasto lì dieci minuti e ho iniziato a perdere un po’ la memoria. Non sapevo esattamente dove fossi. Ho chiamato immediatamente il medico, dicendogli che sentivo questa sensazione e siamo andati all’ospedale. Quando sono arrivato già mi sentivo bene di nuovo, quindi hanno controllato tutto, hanno fatto una TAC e sono stato controllato nuovamente al ritorno in circuito. sono andato all’ospedale per sicurezza”.
Il braccio inoltre sembra sotto controllo: “Oggi non è stato intaccato, non sentivo dolore. Il Dottor Charte ha tutte le informazioni e le radiografie del mio braccio, ma oggi all’ospedale ne abbiamo fatta un’altra giusto per stare tranquilli. Non sentivo nulla, ma eravamo lì e lui ha deciso di fare una radiografia. Il vero check è stato più per il collo, per la perdita di memoria, per la schiena. È stato più quello che ho sentito nell’impatto. Voglio anche chiarire che sono qui, guido e spingo perché i dottori mi hanno detto che in caso di caduta ho la stessa possibilità rompermi un braccio come una gamba. Quindi questo significa che l’osso è completamente guarito”.
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