Marquez firma una super pole ad Assen, ma in prima fila c'è anche Valentino
75esima partenza al palo in carriera per il pilota della Honda, che precede Crutchlow ed il "Dottore", che si riprende alla grande dopo la caduta in FP4. Dovizioso apre la seconda fila, solo decimo invece Lorenzo.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Quella di Assen è stata probabilmente una delle qualifiche più serrate di questi ultimi anni di MotoGP, perché abbiamo dovuto aspettare che tutti transitassero sotto alla bandiera a scacchi per delineare la classifica finale. Basta chiederlo ad Andrea Iannone per conferma, visto che a tempo scaduto si trovava in pole position e poi ha concluso addirittura in nona posizione, anche se a solo tre decimi.
Alla fine a spuntarla è stato Marc Marquez, firmando la sua seconda pole position stagionale, la 75esima in carriera in tutte le classi, con un crono di 1'32"791 che gli ha permesso di beffare per appena 41 millesimi l'altra Honda con i colori LCR affidata a Cal Crutchlow. Il leader del Mondiale non sembrava troppo in palla in questa Q2, ma proprio all'ultimo giro ha trovato la zampata giusta per rimettersi davanti.
Così come una bellissima zampata l'ha trovata Valentino Rossi, strappando una prima fila che fino a pochi istanti dal termine pareva decisamente insperata: una caduta alla curva 7 nella FP4 sembrava avergli tolto ritmo, ma sotto alla bandiera a scacchi ha sfoderato un 1'32"850 che gli è valso il terzo tempo.
Peccato per Andrea Dovizioso, che ha visto soffiarsi la prima fila per appena 20 millesimi dal "Dottore". Vedere una Ducati a meno di un decimo dalla pole position ad Assen però è sicuramente il messaggio più importante per "Desmodovi", che in ottica gara sembra dotato di un ottimo passo con la gomma dura al posteriore.
A dividere la seconda fila con il forlivese ci saranno Alex Rins, bravissimo a scalare la classifica dopo aver passato il taglio della Q1 con la sua Suzuki, azzardando anche una gomma dura al posteriore nel primo run, ed un Maverick Vinales dal quale invece ci si aspettava probabilmente di più in questa qualifica dopo un weekend tutto da protagonista. E' anche vero però che, pur essendo sesto, è a meno di due decimi dalla pole.
La terza fila si aprirà con l'Aprilia di un Aleix Espargaro capace di portare la RS-GP nelle posizioni che contano, davanti alla Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, pure lui arrivato in Q2 dopo essere stato il più veloce nella Q1. Come detto, in nona posizione troveremo poi Andrea Iannone, che non è il solo deluso però, perché alle sue spalle c'è la Ducati di Jorge Lorenzo, che sicuramente a pochi secondi dal termine aspirava a qualcosa in più del decimo posto, visto che il maiorchino era secondo.
Più staccado Danilo Petrucci, che oggi non è mai riuscito a riprorsi sul buon ritmo proposto nella giornata di ieri, mentre il quadro dei piloti che hanno avuto accesso alla Q2 si completa con la Ducati Aspar di Alvaro Bautista, che forse avrebbe potuto fare meglio senza una caduta nella FP4, nella quale la sua prima Desmosedici GP ha accusato anche un principio d'incendio. Un peccato, perché su quella c'era qualche soluzione che avrebbe potuto fare la differenza.
La Q1 è stata veramente tiratissima, con ben sei piloti racchiusi nello spazio di appena 94 millesimi, e il primo a farne le spese è stato Takaaki Nakagami: il pilota della Honda LCR è stato beffato da Zarco a tempo scaduto, rimanendo fuori per appena 47 millesimi.
Accanto a lui, in quinta fila, ci saranno la Ducati Avintia di Tito Rabat e la Yamaha Tech 3 di Hafizh Syahrin, entrambi staccati di 88 millesimi, con lo stesso identico tempo. Solo 16esimo in griglia invece Jack Miller, sesto a 94 millesimi nella Q1 con la Ducati del Pramac Racing.
E' stata una giornata addirittura da dimenticare per Dani Pedrosa, che si ritrova 18esimo in griglia con la Honda ufficiale, alle spalle anche dell'Aprilia di Scott Redding, che invece sembra aver fatto un passettino in avanti con la sua RS-GP. Ad impressionare però è l'oltre mezzo secondo di ritardo che il #26 si è visto rifilare dal miglior tempo del segmento inaugurale della qualifica.
Male anche le due KTM, con Bradley Smith e Pol Espargaro che andranno a schierare le loro RC16 in 20esima e 21esima posizione, alle spalle anche della Ducati Aspar di Karel Abraham. Da ricordare, infine, il forfait di Franco Morbidelli, fermato dai dottori dopo aver riportato la frattura del terzo metacarpo della mano sinistra in una caduta avvenuta nel corso della terza sessione di prove libere.
Classifica Q2
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 8 | 1'32.791 | 176.215 | 313 | ||
2 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 8 | 1'32.832 | 0.041 | 0.041 | 176.137 | 314 |
3 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 8 | 1'32.850 | 0.059 | 0.018 | 176.103 | 309 |
4 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 8 | 1'32.870 | 0.079 | 0.020 | 176.065 | 315 |
5 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 7 | 1'32.933 | 0.142 | 0.063 | 175.946 | 311 |
6 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 8 | 1'32.984 | 0.193 | 0.051 | 175.849 | 314 |
7 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 8 | 1'33.029 | 0.238 | 0.045 | 175.764 | 311 |
8 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 7 | 1'33.072 | 0.281 | 0.043 | 175.683 | 309 |
9 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 8 | 1'33.120 | 0.329 | 0.048 | 175.592 | 309 |
10 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 8 | 1'33.167 | 0.376 | 0.047 | 175.504 | 313 |
11 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 7 | 1'33.292 | 0.501 | 0.125 | 175.269 | 311 |
12 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 8 | 1'34.015 | 1.224 | 0.723 | 173.921 | 311 |
Classifica Q1
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 8 | 1'33.578 | 174.733 | 309 | ||
2 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 8 | 1'33.600 | 0.022 | 0.022 | 174.692 | 308 |
3 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 9 | 1'33.625 | 0.047 | 0.025 | 174.645 | 307 |
4 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 8 | 1'33.666 | 0.088 | 0.041 | 174.569 | 308 |
5 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 8 | 1'33.666 | 0.088 | 0.000 | 174.569 | 308 |
6 | 43 | Jack Miller | Ducati | 8 | 1'33.672 | 0.094 | 0.006 | 174.558 | 310 |
7 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 8 | 1'33.995 | 0.417 | 0.323 | 173.958 | 310 |
8 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 8 | 1'34.125 | 0.547 | 0.130 | 173.717 | 313 |
9 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 8 | 1'34.145 | 0.567 | 0.020 | 173.681 | 309 |
10 | 38 | Bradley Smith | KTM | 8 | 1'34.149 | 0.571 | 0.004 | 173.673 | 308 |
11 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 8 | 1'34.268 | 0.690 | 0.119 | 173.454 | 314 |
12 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 8 | 1'35.192 | 1.614 | 0.924 | 171.770 | 306 |
13 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 8 | 1'35.646 | 2.068 | 0.454 | 170.955 | 307 |
21 | Franco Morbidelli | Honda |
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