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Marquez e Pedrosa in coro: "Le alette sono un passo indietro"

Entrambi i piloti della Honda ritengono che le appendici aerodinamiche non abbiano senso in MotoGP e si aspettano che vengano vietate al più presto.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Fernando Alonso, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Second place Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

La Honda ha tardato diversi mesi prima di permettere ai suoi piloti di provare le alette che altre marche, come Yamaha e Ducati, stavano sviluppando da tempo. Quando lo hanno fatto, poche settimane dopo l'inizio del Mondiale, il dibattito sulla loro sicurezza era in piena ebollizione.

Superato il primo terzo di campionato, la situazione è ancora confusa e il futuro sembra dipendere dal breve o medio termine: per il momento, le ali non sono state vietate in MotoGP, come è accaduto nelle categorie inferiori. Tuttavia, qualsiasi incidente potrebbe far precipitare le cose.

"Le ali sono un passo indietro in termini di sicurezza ed anche in termini di spettacolo. In caso di contatto, sono pericolose. A Le Mans sono caduto, ho continuato la gara e alla fine era completamente limate, quindi erano come coltelli. In futuro dovrebbero essere proibite" ha detto Marc Marquez giovedì, in un incontro andato in scena all'Honda Security Center.

"Non sono sicure" ha aggiunto Dani Pedrosa, che ad Austin si è spaventato quando ha speronato Andrea Dovizioso alla fine del rettilineo. Da quel momento il pilota di Castellar de Valles (Barcellona) ha portato avanti una crociata per vietarle.

"Un giorno, in un incidente, potremmo avere qualche problema" ha insistito il catalano. "Tuttavia, fino a quando non accadrà, le Case non hanno altra scelta che continuare a svilupparle, anche se la Honda, che ne ha diversi modelli, non ha ancora chiarito la loro efficienza".

"L'ultima parola non sempre è nelle mani dei piloti. Nel mio caso, la prima cosa che mi interessa è il cronometro e poi la telemetria. Ma al Mugello ho detto ai miei meccanici che non avevo intenzione di proverle perché avevo disputato due buone gare senza alette. Ed è stato un bene, quindi non credo che le userò a Montmelò" ha concluso Marquez.

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