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Marquez domina a Jerez, ma le Ducati si fanno un pesante autogoal

Marc trionfa solitario nel GP di Spagna, ma alle sue spalle Lorenzo si tocca con Pedrosa e manda ruote all'aria anche Dovizioso e in fumo una grande occasione per la Rossa. Ne approfittano Zarco e Iannone per salire sul podio.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La gara di Jerez rischia di pesare come un macigno per il proseguimento del Mondiale MotoGP 2018, perché nel giorno della seconda vittoria consecutiva di Marc Marquez tutti i rivali più pericolosi del piloti della Honda hanno vissuto una domenica da dimenticare, permettendo al campione in carica di andare a prendere il largo in classifica.

Scattato dalla quinta posizione, Marc ha infilato ad uno ad uno i suoi avversari, fino ad arrivare a posizionarsi nella coda di coda della Ducati di Jorge Lorenzo, che aveva azzardato la gomma soft all'anteriore e si era portato subito al comando dalla seconda gila.

Il maiorchino ha retto fino all'ottavo giro, poi ha ceduto lo scettro del comando al connazionale, riuscendo comunque a rimanere nella coda della RC213V ancora per qualche passaggio. A cavallo tra il 13esimo ed il 14esimo giro però Marquez ha lettarlamente cambiato passo ed ha costruito un gap importante sul terzetto di piloti che lo inseguiva, perché nel frattempo Lorenzo si era fatto riprendere anche dalla Ducati gemella di Andrea Dovizioso e dall'altra Honda di Dani Pedrosa.

Con il passare delle tornate è diventato piuttosto evidente che "Desmodovi" ne avesse di più del compagno di squadra, ma al 18esimo giro è arrivato il patatrac: il forlivese si è infilato all'interno del compagno alla Dry Sac, finendo però lungo. A quel punto Lorenzo ha provato ad incrociare la sua linea, senza accorgersi però che al suo interno si stava infilando Pedrosa. Il contatto tra i due ha quindi dato vita ad una maxicarambola che ha coinvolto anche Dovizioso, estromettendo tutti e tre dalla corsa.

Un colpo durissimo per la Ducati, che esce da zero punti da Jerez, nonostante stesse mostrando una competitività forse addirittura inaspettata. Ma soprattutto pesano i 24 punti di distacco di Dovi nel Mondiale. La Race Direction ha messo sotto investigazione l'accaduto, ma alla fine lo ha etichettato come un incidente di gara, quindi non ha preso provvedimenti nei confronti di nessuno.

Da qui in avanti è stato tutto facilissimo per Marquez, che si è presentato sotto alla bandiera con un margine tale da potersi permettere anche balletto mentre transitava sotto alla bandiera a scacchi, ma anche per Johann Zarco, che ha ereditato la seconda posizione con la Yamaha Tech 3, conquistando così il secondo podio stagionale dopo quello dell'Argentina. Un risultato che tra le altre cose lo pone al secondo posto nel Mondiale, staccato di 12 punti da Marquez.

La lotta per il gradino più basso del podio è stata invece molto serrata tra Andrea Iannone e Danilo Petrucci. Al 19esimo giro il pilota della Ducati Pramac era riuscito ad infilare il connazionale, che però poi gli ha risposto a due giri dal termine, forse sfruttando la gomma dura che aveva montato sul posteriore della sua Suzuki. "Petrux" poi è rimasto molto vicino, ma senza trovare mai il varco giusto. Il pilota di Vasto quindi ha avuto modo di festeggiare il secondo podio consecutivo, dopo quello di Austin, portandosi anche al quarto posto nel Mondiale, a 23 punti da Marquez.

Le tante cadute (davanti a loro erano finiti ruote all'aria anche Cal Crutchlow ed Alex Rins) hanno permesso alla fine alla Yamaha di salvare la faccia a livello di risultato, ma non di prestazione: Valentino Rossi ha chiuso quinto, staccato di poco meno di nove secondi, mentre Maverick Vinales settimo a poco più di 13". La cosa curiosa è che lo spagnolo è terzo nel Mondiale nonostante una domenica no, anche se a 20 punti da Marquez.

A cavallo tra le due M1 si è piazzata la Ducati Pramac di Jack Miller, ancora una volta autore di una gara positiva. Discorso che vale anche per Franco Morbidelli, che con il nono posto alle spalle della Ducati di Alvaro Bautista firma la prima top 10 della sua carriera in MotoGP con la Honda della Marc VDS. A completare il quadro delle prime dieci posizioni c'è poi la migliore delle KTM, che è quella "evoluzione" del collaudatore Mika Kallio.

Un punticino lo porta a casa anche l'Aprilia grazie al 15esimo posto di Scott Redding, ma provabilmente le cose sarebbero potute andare meglio per la Casa di Noale se Aleix Espargaro non fosse stato costretto alla resa nel corso del primo giro.

Cla #RiderBikeGiriTempoGapDistaccokm/hRitiratoPunti
1   93 spain Marc Márquez Alenta  Honda 25 41'39.678     159.2   25
2   5 france Johann Zarco  Yamaha 25 41'44.919 5.241 5.241 158.9   20
3   29 italy Andrea Iannone  Suzuki 25 41'47.892 8.214 2.973 158.7   16
4   9 italy Danilo Petrucci  Ducati 25 41'48.295 8.617 0.403 158.7   13
5   46 italy Valentino Rossi  Yamaha 25 41'48.421 8.743 0.126 158.6   11
6   43 australia Jack Miller  Ducati 25 41'49.446 9.768 1.025 158.6   10
7   25 spain Maverick Viñales  Yamaha 25 41'53.221 13.543 3.775 158.3   9
8   19 spain Alvaro Bautista  Ducati 25 41'53.754 14.076 0.533 158.3   8
9   21 italy Franco Morbidelli  Honda 25 41'56.500 16.822 2.746 158.1   7
10   36 finland Mika Kallio  KTM 25 41'59.083 19.405 2.583 158.0   6
11   44 spain Pol Espargaro  KTM 25 42'00.827 21.149 1.744 157.9   5
12   30 japan Takaaki Nakagami  Honda 25 42'00.852 21.174 0.025 157.9   4
13   38 united_kingdom Bradley Smith  KTM 25 42'01.443 21.765 0.591 157.8   3
14   53 spain Tito Rabat  Ducati 25 42'01.781 22.103 0.338 157.8   2
15   45 united_kingdom Scott Redding  Aprilia 25 42'16.433 36.755 14.652 156.9   1
16   55 malaysia Hafizh Syahrin  Yamaha 25 42'21.539 41.861 5.106 156.6    
17   10 belgium Xavier Simeon  Ducati 25 42'28.919 49.241 7.380 156.1    
18   17 czech_republic Karel Abraham  Ducati 24 42'22.308 1 giro 1 giro 150.3    
  dnf 99 spain Jorge Lorenzo  Ducati 17 28'18.684 8 giri 7 giri 159.3 Accident  
  dnf 4 italy Andrea Dovizioso  Ducati 17 28'18.820 8 giri 0.136 159.3 Accident  
  dnf 26 spain Daniel Pedrosa  Honda 17 28'19.015 8 giri 0.195 159.3 Accident  
  dnf 35 united_kingdom Cal Crutchlow  Honda 16 27'18.708 9 giri 1 giro 155.4 Accident  
  dnf 12 switzerland Thomas Lüthi  Honda 11 18'35.074 14 giri 5 giri 157.0 Accident  
  dnf 42 spain Alex Rins  Suzuki 5 8'23.946 20 giri 6 giri 157.9 Accident  
  dnf 41 spain Aleix Espargaro  Aprilia 0         Ritirato  
Laps LedRider
1 - 7 spain Jorge Lorenzo 
8 - 25 spain Marc Márquez Alenta 

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