Marquez: "Dobbiamo vedere se il set-up del Qatar funzionerà anche qui"
Questo è il punto di domanda più importante per il pilota della Honda, ma il dubbio sarà sciolto solo nelle prove libere di venerdì. Anche Pedrosa spera di riuscire a fare un altro passo in avanti a Termas de Rio Hondo.
Foto di: Mirco Lazzari
L'appetito vien mangiando. Questo è quello che sembra girare nella testa di Marc Marquez, dopo che in Qatar il pilota della Honda è riuscito ad artigliare un podio che pareva un obiettivo impossibile alla conclusione della prima giornata di prove libere. Lo spagnolo infatti non ha nascosto un certo ottimismo in vista della seconda tappa stagionale che lo attende nel fine settimana, il GP d'Argentina.
"Arriviamo in Argentina con uno stato d'animo positivo dopo il terzo posto del Qatar, un risultato che davvero non era prevedibile prima dell'inizio della stagione. Abbiamo lavorato molto duramente con la Honda e con la squadra nel corso del weekend, quindi il giorno della gara sono riuscito a spingere al massimo che ci è possibile in questo momento" ha detto "El Cabronsito".
Le modifiche azzardate sulla sua RC213V hanno dato grandi frutti a Losail, ma bisogna vedere se avranno lo stesso effetto a Termas de Rio Hondo: "Durante l'inverno non abbiamo girato qui in Argentina, quindi dobbiamo vedere se il set-up che abbiamo trovato in Qatar funzionerà anche qui. Per noi sarebbe un passo avanti importante e ci potrebbe permettere di puntare ad un risultato migliore domenica. Naturalmente sarà un punto interrogativo fino a venerdì, ma l'Argentina è stato un circuito che mi piace: sono sempre statao veloce, quindi sono ottimista per il weekend".
Nell'altro lato del box HRC, Dani Pedrosa vuole invece riscattare un debutto iridato che non è stato all'altezza delle aspettative. Un quinto posto non è un risultato da buttare, ma il distacco di 14" dal vincitore Jorge Lorenzo gli ha fatto capire che c'è tanto lavoro da fare per battagliare alla pari con i migliori.
Lo spagnolo ha trovato anche lati positivi nella prima stagionale: "Nel GP del Qatar abbiamo fatto un passo avanti importante a livello di set-up rispetto ai test invernali. Sono riuscito a migliorare il mio ritmo e a mantenerlo costante nel corso della gara. Inoltre il mio braccio si è comportato molto bene su una pista che in passato mi aveva dato dei problemi".
Però ci ha tenuto anche a precisare che la strada è ancora lunga: "Ancora però non basta: dobbiamo migliorare la mia posizione di guida, il modo in cui si comporta la moto in pista, ma anche trovare più velocità perché il gap con i migliori è ancora troppo grande. Questo sarà il nostro obiettivo per l'Argentina, dove non ho corso l'anno scorso, ma ho buoni ricordi del 2014".
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