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Marquez: "Difficile prendere le Ducati. Le Yamaha il mio obiettivo"

Solo decimo posto per Marc Marquez nelle Libere 2 del Red Bull Ring, ma il catalano della Honda ha lavorato per trovare l'assetto ideale della sua RC213V e di tarare meglio l'elettronica, senza provare le gomme morbide.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Toni Börner

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Qualche giro con una moto da strada fatto qualche settimana fa - prima della pausa estiva - non può certo aver rappresentato un vantaggio per Marc Marquez il quale, al termine delle Libere 2 del Red Bull Ring, si è dovuto accontentare della decima posizione assoluta.

Il pilota del team HRC ha preferito concentrarsi sulla preparazione della moto per quanto riguarda l'assetto e la fondamentale taratura dell'elettronica della sua RC213V, lavoro che la maggior parte dei team ha svolto proprio nei test di luglio e a cui Honda non ha preso parte.

"Oggi è stato un giorno piuttosto complicato per me ma ho cercato di concentrarmi e lavorare su più aspetti della moto. Prima di tutto ho cercato di prendere confidenza con il circuito e con le giuste traiettorie da seguire con una due ruote di MotoGP, perché è vero che ho già guidato qui con una moto da strada ma le MotoGP sono moto differenti e certamente più veloci".

"Abbiamo lavorato sul set up della moto ma anche sull'elettronica. Speravvo potesse essere un giorno migliore, ma per le Libere 2 abbiamo lavorato davvero molto duro e non sono preoccupato per la posizione finale, perché molti piloti hanno montato una nuova gomma per fare il tempo mentre noi ci siamo concentrati sul lavoro riguardante l'assetto della moto montando gomme dure. Non avevo una buona base e per questo motivo ho deciso di sacrificare il giro veloce per concentrarmi sul migliorare la moto. Domani vedremo, ma penso di essere sulla strada giusta. E' difficile trovare il giusto assetto perché questa è una pista abbastanza unica nel suo genere. Ci sono grandi accelerazioni, è una pista difficile".

Analizzando i tempi delle Libere 2, Marquez ha poi affermato di vedere le Ducati come favorite. I tempi di Dovizioso e Iannone hanno confermato il grande feeling delle Desmosedici GP con la pista austriaca, ma l'obiettivo del pilota di Cervera non saranno le Rosse di Borgo Panigale...

"Le due Ducati sono davvero molto veloci, non so se saremo in grado di lottare con loro. Ma con le Yamaha, invece, non siamo troppo lontani ed è un bene, perché ci giochiamo il titolo con loro e non siamo distanti. Ho visto che Cal non è molto lontano da Valentino, quindi è certamente una buona notizia per noi".

Il due volte iridato della MotoGP ha poi voluto dare un proprio parere sulla Curva 10, l'ultima del Red Bull Ring, modificata a dovere qualche giorno fa per aumentare la sicurezza: "L'ultima curva è cambiata, è certamente più difficile. Ora è difficile rimanere dentro la pista ma va bene per la sicurezza. E' un passo avanti".

"Lottare per la vittoria sarebbe certamente una sorpresa. Una cosa inimmaginabile sino a prima della gara. Certo, bisogna edere come gestiranno le gomme loro e come lo faremo noi. Sappiamo però che sono veloci. Hanno un'accelerazione ottima, che fa andare loro molto forte nel primo settore. C'è solo una curva e perdo circa tre decimi. E' difficile recuperare in questa situazione, ma cercheremo di lottare fino alla fine. Speriamo soprattutto di lottare con i piloti Yamaha che sono i nostri principali avversari per il titolo", ha concluso il centauro catalano.

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