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Marquez beffa Lorenzo all'ultimo giro a Phillip Island

Jorge brucia 5 punti a tre curve dal termine, ma Iannone gli fa un bel favore soffiando il podio a Valentino

Marc Marquez, Repsol Honda Team e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Marc Marquez, Repsol Honda Team e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing festeggia il secondo posto nel parco chiuso
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team, festeggia la sua vittoria numero 50 con il team
Marc Marquez, Repsol Honda Team e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team sorpassa Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team, e Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Ne è valsa decisamente la pena di alzarsi all'alba per vedere il Gp d'Australia di MotoGp, perché quello offerto a Phillip Island dai big della classe regina è stato veramente uno spettacolo clamoroso e ricco di colpi di scena, con Marc Marquez che è andato a "rubare" in extramis una vittoria che sembrava ormai in cassaforte per Jorge Lorenzo.

Lo spagnolo della Honda era addirittura terzo all'inizio della tornata conclusiva, staccato di circa otto decimi dal maiorchino che comandava la classifica, ma questo non è bastato per arginarlo. Alla prima curva ha approfittato di un errore della Ducati di Andrea Iannone. Nella parte centra della pista ha poi mangiato tutto il vantaggio di Lorenzo e alla curva 10 ha sferrato l'attacco decisivo, che gli ha consegnato la quinta vittoria stagionale, la prima a Phillip Island, con tanto di giro veloce proprio sotto alla bandiera a scacchi.

Una piccola beffa per Jorge, che avrebbe potuto guadagnare davvero tantissimi punti su un Valentino Rossi che alla fine è riuscito a limitare i danni pur chiudendo in quarta posizione. Il suo vantaggio nei confronti della Yamaha gemella resta di 11 punti e questo vuol dire che Lorenzo continua a non avere il suo destino nelle proprie mani, nel senso che aritmeticamente due vittorie potrebbero non bastargli se il "Dottore" si piazzasse due volte secondo.

Davanti al pesarese, sul gradino più basso del podio, troviamo invece uno strepitoso Andrea Iannone, che a parità di gomme ha lottato alla pari fino alla fine con i big three della MotoGp, mostrando quanto sia poderoso il motore della Desmosedici con dei sorpassi paurosi sul rettilineo di Phillip Island. Il sorpasso decisivo su Rossi lo ha trovato proprio all'ultimo giro alla curva 10, ma nell'arco della corsa ci ha fatto vedere delle manovre da campione vero, vedi il doppio sorpasso ai danni di Valentino e Marquez a pochi giri dal termine, che certificano la sua maturazione. Senza dimenticare che non ha perso la testa neppure quando un gabbiano si è abbattuto sulla sua testa nei primissimi passaggi.

La top five si completa con un Dani Pedrosa che non è mai riuscito ad essere della partita e fin dalle prime tornate si è visto distanziare dai primi quattro. Solo nel finale lo spagnolo della Honda è riuscito almeno a staccare dagli scarichi della sua RC213V la Suzuki GSX-RR di uno strepitoso Maverick Vinales, che oggi ha senza ombra di dubbio disputato la gara migliore della sua carriera, rifilando oltre 13" alla moto gemella dell'esperto Aleix Espargaro, nono al traguardo.

Davanti a lui ci sono anche Cal Crutchlow e Pol Espargaro. Dopo le ottime qualifiche di ieri, forse ci si attendeva qualcosina in più dal britannico della Honda LCR, che comunque ha battagliato a lungo per la quinta piazza. Più staccato invece "Polyccio". La top ten poi si completa con il suo compagno di squadra Bradley Smith.

Disastrosa la gara dell'altra Ducati ufficiale, quella di Andrea Dovizioso: il forlivese ha beccato quasi mezzo minuto dalla GP15 gemella, chiudendo alle spalle anche della Honda di Scott Redding e della GP14.2 di Danilo Petrucci. Con il 14esimo posto Alvaro Bautista regala altri due punticini all'Aprilia, precedendo con la sua RS-GP Jack Miller, che nella gara di casa ha conquistato la sua seconda affermazione stagionale tra le "Open".

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