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Marquez: "Avrei voluto affrontare Stoner, è l'unico big che mi manca"

Marc Marquez sperava di confrontarsi con Casey Stoner, che ancora una volta si è rifiutato di correre a Phillip Island come sostituto di Andrea Iannone, dopo l'offerta della Ducati.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Nicky Hayden, Repsol Honda Team
Casey Stoner, Ducati Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner e Marc Marquez

Domenica scorsa, poco prima che si disputasse la gara di Motegi, la squadra italiana ha saputo che i problemi alla schiena di Andrea Iannone gli avrebbero impedito di correre questo fine settimana in Australia.

Il primo impulso, per rispetto, è stato di offrire a Stoner l'opportunità di sostituire l'italiano, come era già accaduto in Giappone. L'australiano però ha declinato questa possibilità, anche se questa volta avrebbe dovuto correre in casa.

Un peccato agli occhi di Marquez, che avrebbe voluto incrociare in pista Stoner, visto che questo incontro non è mai avvenuto e che in molti sostengono che hanno caratteristiche simili in moto.

"E' vero che mi sarebbe piaciuto se Casey avesse corso, perché è l'unico big che non ho avuto modo di affrontare. E' un pilota che mi è sempre piaciuto, perché ha uno stile simile al mio, molto aggressivo e molto veloce sul giro secco" ha detto Marc all'arrivo in Australia.

"Ho sempre detto che mi piace misurarmi con tutti i piloti più veloci per cercare di imparare da loro. Quindi spero che ci possa ripensare e che torni a fare almeno una gara" ha aggiunto il tre volte iridato della MotoGP.

Con il titolo già in tasca, Marquez avrà tre gare in cui si potrà confrontare con una pressione infinitamente inferiore a quella che lo ha accompagnato per tutta la stagione. Questo presenta un panorama in cui può pensare solo a divertirsi senza pensare alle precauzione che hanno caratterizzato gli ultimi otto mesi.

A Phillip Island lo spagnolo proverà a vincere, pur sapendo che quel desiderio può anche essere una lama a doppio taglio, che può anche giocargli un brutto scherzo.

"Non c'è nessuna pressione. Quello che rimane è la voglia di vincere delle gare. Ma devo controllarmi, perché nel 2014 sono caduto. In ogni caso, domenica la festa si farà anche se non vinco" ha detto il pilota di Cervera, che ha ricevuto molti complimenti, ma non ancora quelli di Valentino Rossi. "E' un professionista e lo farà, ma non ci siamo ancora incrociati" ha concluso Marc.

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