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Marini: "Slick sul bagnato? Farei di peggio per un podio in MotoGP!"

Il pilota della Ducati è tra quelli che hanno proseguito con le gomme slick quando è arrivata la pioggia sul Red Bull Ring ed ha risposto così quando gli è stato domandato se fosse stato pericoloso. Questo azzardo infatti è valso il miglior risultato stagionale a Luca, il quinto posto, con il podio che gli è sfuggito solo a due curve dalla fine.

Iker Lecuona, KTM Tech3 Luca Marini, Esponsorama Racing Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Iker Lecuona, KTM Tech3 Luca Marini, Esponsorama Racing Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

Quando corri per un team satellite, con una moto ormai vecchia di due anni, bisogna farsi trovare pronti a sfruttare le occasioni. Luca Marini oggi lo ha fatto nel Gran Premio d'Austria, nel quale si è portato a casa un quinto posto che vale il miglior risultato della sua fin qui breve carriera in MotoGP.

Ma con un pizzico di fortuna in più, il pilota della Sky VR46 Avintia avrebbe anche potuto portare la sua Ducati sul podio del Red Bull Ring. Quando la pioggia ha iniziato a cadere sul tracciato austriaco, infatti, è stato tra quelli che hanno deciso di proseguire con le gomme slick. Una scelta che lo avrebbe portato al terzo posto se all'ultimo giro la pioggia non avesse aumentato la sua intensità in maniera repentina, permettendo a tre piloti che avevano montato le gomme rain di infilarlo a due curve dal traguardo.

Il bilancio per il pilota di Tavullia comunque rimane molto positivo: "Non so perché, ma nella tabella non me la mettevano la posizione. Però lo sapevo benissimo di essere in lotta per il podio, quindi ho solo cercato di restare freddo e lucido e di non commettere nessun errore", ha detto Luca.

"Non pensavo che quelli con le rain potessero arrivare così in fretta, ma all'ultimo giro ha cominciato a piovere veramente forte ed abbiamo girato in 1'51", quindi abbiamo perso 20". Bastava che iniziasse a piovere forte un minuto dopo e avrei fatto podio, ma mi sono divertito tantissimo e alla fine queste sono le gare", ha aggiunto.

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Una gara che è stata divertente e che alla fine ha avuto anche il valore aggiunto della battaglia con il fratello Valentino Rossi, che gli ha dato anche la "dritta" di proseguire senza cambiare le gomme. Da quel momento però Luca aveva gestito molto bene la lotta con lui e con Iker Lecuona.

"E' stata una bella lotta, perché c'è stato un momento in cui io volevo rientrare ai box e cambiare moto, prima che lo facessero tutti gli altri. Ma poi mentre stavo imboccando la pitlane mi ha passato Vale e allora ho deciso di stare fuori anche io per giocarmela fino alla fine".

"Lui è andato bene all'inizio, ma poi ne avevo un po' di più io, anche rispetto a Lecuona. Cercavo di rimanere in scia ad un altro pilota per avere le gomme ed i freni più caldi possibile per arrivare alla frenata successiva".

"Ho cercato di giocarmela solamente all'ultimo giro ed è stata la strategia giusta, perché alla fine comunque sono quello che ha finito più avanti del trenino. Quando sono vicino a Vale c'è sempre un po' di soggezione e di pensieri in più, ma è bello lottare con lui. Speriamo che capiti più spesso in posizioni come queste e non sempre solo per il 14esimo posto".

Il quinto posto di oggi è importante non solo per la classifica, ma anche per il morale

"Mi dà molto morale, sono contentissimo del risultato, perché non potrebbe essere altrimenti. Ma sono contento di tutto il weekend, perché abbiamo lavorato bene e anche sull'asciutto andavo forte come mi aspettavo e si poteva fare ugualmente una bella gara".

"Poi è arrivata la pioggia ed è stato bello prendere la decisione corretta e rimanere lucido in un momento così critico, perché ormai era inutile fermarsi. Sono fiero di aver preso la decisione giusta. Non mi andava di buttare via dei punti per fare una mattata".

Infine, gli è stato domandato se ritiene che sia troppo pericoloso continuare le gare in questo modo, ma Marini non sembra essere di questo avviso. Anzi, ritiene che i "flag to flag" possano creare delle opportunità per chi ne ha meno nel corso della stagione.

"Ci ho pensato in uscita di curva 1. Sull'allungo che porta alla curva 2, con le slick sul bagnato, ho pensato che stessimo rischiando. Però alla fine la direzione gara ti permette di cambiare moto, quindi lasciano a te questo rischio".

"Penso che alla fine il regolamento sia giusto così: se un pilota se la sente, ci prova. Altrimenti basta andare piano piano e tentare di non stendersi. Comunque sappiamo come gestire queste situazioni e forse non neanche caduto nessuno, perché le Michelin funziona davvero bene in quelle condizioni. Ti avvisano e quando sono ancora calde ti permettono di fare alcuni giri senza rischiare troppo".

"E' un rischio che un pilota si assume, anche perché per un podio in MotoGP faresti anche molto di peggio, quindi non è un problema girare cinque giri sul bagnato con le slick", ha concluso.

 

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