Marini: “Mi aspettavo peggio, ma fatico in frenata”
Luca Marini ha debuttato in MotoGP nella prima giornata di test ufficiali dedicata ai tester e agli esordienti. Qualche problema tecnico iniziale non ha fermato il lavoro del pilota Ducati, che si sente bene nel guidare la moto, ma punta a lavorare sul migliorare per adattarsi al meglio.

La stagione 2021 della MotoGP è iniziata oggi con i test ufficiali, che si svolgono sulla pista di Losail. La prima giornata è stata dedicata allo shakedown per i collaudatori e per i primi giri degli esordienti. Tra questi c’è Luca Marini, alla prima uscita ufficiale come pilota MotoGP.
Nel giorno del debutto, il pilota del team Ducati con i colori Sky Racing Team VR46 ha completato 33 giri, il migliore dei quali concluso con il crono di 1’58”376. Questo tempo gli ha consentito così di archiviare la prima giornata in ottava posizione, dietro al compagno di squadra Enea Bastianini e Lorenzo Savadori, tra gli esordienti in MotoGP.
Qualche problema tecnico ha condizionato Marini nella prima parte della giornata, ma una volta risolto, si è potuto dedicare alla conoscenza della moto, di cui ha delle sensazioni positive al suo primo giorno in MotoGP: “Mi aspettavo molto peggio, invece la moto alla fine si guida bene. Ovviamente ancora non l’ho portata al limite, quindi non so dire. In generale il feeling è bello, l’elettronica funziona da paura. Bisogna un po’ fidarsi ed è una cosa che ai rookie un po’ manca, aprire il gas in maniera più decisa, perché la potenza è tanta e non siamo abituati. In Moto2 invece gestisci tutto te e penso che anche per questo Martin sia caduto. È scivolato in un punto strano, bisogna farci un po’ la mano, ma se ti fidi la moto sta più ferma. È più facile farla controllare all’elettronica, che lavora veramente molto bene”.
“L’aspetto su cui ho faticato di più è stato la frenata – prosegue Marini – perché il disco in carbonio è veramente molto particolare, il mio modo di usare il freno davanti non è giusto, quindi devo cercare di adattarmi, cambiare un po’ lo stile, ma non sarà un problema e lo farò. Mi è dispiaciuto fare pochi giri oggi, perché i primi 15 giri sono stati tutti in e out, poi si accendeva una spia o la moto andava molto di meno. Ma alla fine sono contento che abbiamo risolto anche grazie a Ducati che mi ha dato un grandissimo supporto oggi, c’erano un sacco di uomini in rosso dentro al mio box e questo mi ha fatto molto piacere perché avere Gigi lì e poter parlare con lui è stato molto bello. Sentire il loro supporto è un grosso aiuto per me, mi ha fatto molto piacere. Spero che anche in futuro sarà così”.
I problemi tecnici però sembrano essere ormai alle spalle ed il pilota Ducati è già proiettato verso la seconda giornata di test, in programma domani: “Per adesso i problemi sono risolti, ma ci stanno ancora lavorando. Una moto, che è quella con cui ho concluso oggi, dovrebbe essere a posto. Alla fine funzionava tutto bene, a parte un piccolo problema con l’abbassatore per la partenza, che una volta ha funzionato e un’altra volta non funzionava più, ma l’hanno risolto. Sulla seconda moto stanno ancora lavorando, ma non so di che natura sono i problemi. Ma sono sicuro che i ragazzi sono molto bravi, mi piace la squadra che ho, oggi hanno fatto cinque ore di fuoco, non sono stati fermi un attimo. Hanno fatto cinque ore di fuoco, veramente grazie. Sicuramente anche grazie agli ingegneri Ducati che diranno bene cosa fare, cosa sistemare e cosa cambiare. Quindi domani non ci saranno problemi, spero. Poi, se ci saranno, abbiamo due moto”.
È solo l’inizio però e Marini sta già focalizzando il lavoro sugli aspetti da migliorare: “Devo lavorare sull’ergonomia perché non sto comodo sulla moto, con la posizione, il manubrio. Inoltre oggi c’erano nuovi pezzi. La posizione di guida è diversa da tutte le moto che ho guidato prima, chiederò qualcosa a Ducati, ma se non me la possono dare, non succede nulla. Sto provando il serbatoio che aveva Jorge Lorenzo e cha ha anche Pecco Bagnaia. Questo mi dà più sostegno”.
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