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Intervista

Lucchinelli: "Lorenzo può riuscire dove Valentino ha fallito"

La Ducati è molto più forte di quella che trovò Rossi e la squadra è più affiatata. Sono queste le convinzioni con cui ha fatto questa previsione l'ex campione del mondo della categoria 500.

Marco Lucchinelli
Valentino Rossi, Movistar Yamaha MotoGP
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podium: Race winner Marc Marquez, Repsol Honda Team, Honda; second place Jorge Lorenzo, Movistar Yam
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Secondo, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Due cose non sono mai mancate a Marco Lucchinelli: il talento e la sincerità. Il primo l'ha dimostrato nel corso della sua carriera, coronata dal titolo mondiale vinto nel 1981, categoria 500 cc del Motomondiale su Suzuki. La seconda gliela riconoscono tutti, da sempre. L'abbiamo incontrato in occasione dell'inaugurazione della Toyota Driving Academy, di cui è uno degli istruttori di guida, e non potevamo non fargli qualche domanda sul passaggio di Jorge Lorenzo in Ducati a partire dalla prossima stagione.

Valentino ha sostenuto per lungo tempo che Lorenzo non avrebbe avuto... gli attributi, per passare in Ducati, lasciando una Yamaha vincente. Invece...
"Invece Lorenzo in Ducati è passato davvero. Lo ha fatto per i soldi? Non credo. Secondo me ha deciso così per raccogliere una nuova sfida, per dimostrare di saper vincere anche con una moto diversa. E poi secondo me non era contento della situazione in Yamaha. Non è mai bello quando vinci e la tua squadra ti fa capire che sarebbe stata più felice se avesse vinto l'altro (Valentino, ndr). Certo Rossi genera interesse, fa vendere le moto, etc., ma dal punto di vista di Lorenzo è legittimo che si aspettasse un po' di "festa" in più. Insomma, si è sentito un po' in casa di nemici".

Che situazione troverà Lorenzo in Ducati?
"Molto diversa da quella che trovò Valentino quando a sua volta passò dalla Yamaha alla Ducati. Primo perché i risultati raccolti quest'anno da Andrea Iannone e Andrea Dovizioso (al netto degli incidenti) lo dimostrano. Secondo perché adesso in Ducati c'è Gigi Dall'Igna, ingegnere con cui Lorenzo ha già corso e di cui si fida. Se un uomo di tua fiducia, dall'interno, ti chiama e ti dice: "Guarda che è il momento buono, la moto va e si può vincere", allora non aspetti altro tempo. Anche perché Lorenzo è convinto di essere più forte di Iannone e Dovizioso e, quindi, di poter lottare al vertice. Cosa che io mi auguro, perché ci vorrebbe proprio una Ducati ai primi posti".

Invece come vedi la scelta di Yamaha?
"Innanzitutto vorrei dire che secondo me è una vergogna che si parli di contratti - da parte di tutti - già ad aprile. Ai miei tempi l'argomento si toccava da agosto in avanti, come era giusto che fosse. Detto questo, Valentino ha altri due anni di contratto, oltre alla stagione 2016, ed è stato molto bravo a "far mandare via" Lorenzo, visto che secondo me gli sarebbe stato costantemente dietro".

A proposito del sostituto di Lorenzo in Yamaha, si parla di Vinales: secondo te potrà dare fastidio a Rossi?
"Eccome. Non è mica detto che sia facile stare davanti a Maverick Viñales, anzi. Valentino del resto lo sa: è il punto di riferimento nel motociclismo e, per un ragazzino, stare davanti a Rossi è già una mezza vittoria. Puoi anche arrivare quarto, ma se il 9 volte Campione del Mondo te lo sei messo dietro, il titolo di giornale è tuo".

Capitolo compagno di squadra di Lorenzo: chi terresti fra Iannone e Dovizioso?
"Se fossi team manager terrei Dovizioso nel team ufficiale con Lorenzo. A Iannone darei una terza moto ufficiale, ma in un team satellite. Iannone, in altre parole, non lo farei scappare perché è vero che ha fatto un paio di casini, ma significa che vuole arrivare, che ha voglia di rischiare per vincere. E poi va forte, ha talento e prima o poi riuscirà anche a concretizzarlo. Dovizioso, invece, secondo me è il compagno perfetto per Lorenzo perché è molto intelligente, è veloce ma anche affidabile, è bravissimo nello sviluppo della moto ed è anche un signore, come ha dimostrato prima con Iannone e poi con Pedrosa, dopo che lo hanno fatto cadere. In sostanza, con uno come lui sai che il clima in squadra è costruttivo".

Secondo te può vincere ancora Valentino?
"Secondo me sì, ma in una maniera diversa da quelle a cui ci ha abituato, vincendo cioè 10-11 gare in una stagione. Quei numeri non riuscirà più a replicarli. Adesso, per aggiudicarsi il titolo, deve indovinare l'anno, come nel 2015, in cui porta a casa sempre il risultato, sperando che nel frattempo i suoi rivali non abbiano la stessa costanza".

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