Losail, Libere 1: Lorenzo all'attacco, ma Valentino lo marca
Le Yamaha iniziano il 2016 con una doppietta nella FP1, ma sono in palla anche le Ducati con Iannone e Barbera. Bene anche Vinales, mentre faticano le Honda: Pedrosa è solo settimo con Marquez nella sua scia.
Foto di: Yamaha MotoGP
La stagione 2016 della MotoGP è partita dove ci aveva lasciato quella 2015, con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi a duellare per il vertice con le loro Yamaha nella prima sessione di prove libere del GP del Qatar. A dire il vero, il maiorchino ha comandato dall'inizio alla fine, migliorandosi costantemente fino ad arrivare a realizzare un crono di 1'55"440 con gomma soft sia all'anteriore che al posteriore.
E' interessante notare però che proprio all'ultimo giro si è palesata dietro di lui la sagoma dell'altra M1 del "Dottore": il pesarese è velocissimo nel primo settore del tracciato di Losail, ma nel resto della pista è il campione del mondo a fare da padrone e quinid alla fine il gap tra i due è di 267 millesimi.
Arrivano però risposte importanti anche da casa Ducati, con la Desmosedici GP di Andrea Iannone ad occupare la terza posizione a 296 millesimi dalla vetta e la GP14.2 con i colori Avintia affidata ad Hector Barbera in quarta piazza, a poco meno di quattro decimi.
La top five si completa con Maverick Vinales, che ha anche provato il nuovo cambio full seamless sulla sua Suzuki GSX-RR. Pure lo spagnolo si è dimostrato particolarmente veloce nella prima parte del tracciato, perdendo qualcosina nella seconda: il distacco di quattro decimi comunque è decisamente accettabile.
Come un po' ci si attendeva dopo le difficoltà dei test, mancano un po' le Honda all'appello. La migliore è quella di Dani Pedrosa in settima posizione, alle spalle anche della Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro e staccata di 658 millesimi. Paga addirittura otto decimi la RC213V gemella di Marc Marquez, con lo spagnolo che è ottavo.
Il quadro delle prime dieci posizioni si completa poi con le due Ducati di Andrea Dovizioso e Scott Redding, che sono anche gli ultimi ad aver pagato meno di un secondo. Subito dietro c'è Bradley Smith, che si è preso la palma sicuramente poco gradita di essere il primo pilota a finire a terra nel 2016 con la Yamaha Tech 3.
Se si considera che viene da un intervento chirurgico alla mano, non se l'è cavata affatto male Danilo Petrucci: il portacolori della Ducati Pramac, che dopo il primo run ha rinunciato al tutore, ritenendolo pericoloso, ha chiuso 15esimo a circa 1"5, però ha ammesso di fare abbastanza fatica.
Male invece Aleix Espargaro, che pare in difficoltà con la Suzuki e non è andato oltre al 16esimo tempo, giusto davanti alla migliore delle Aprilia RS-GP 16, quella di Alvaro Bautista, che comunque ha ridotto a 1"6 il suo gap da Lorenzo.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Distacco |
1 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 1'55.440 | |
2 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'55.707 | 0.267 |
3 | Andrea Iannone | Ducati | 1'55.736 | 0.296 |
4 | Héctor Barberá | Ducati | 1'55.810 | 0.370 |
5 | Maverick Viñales | Suzuki | 1'55.847 | 0.407 |
6 | Pol Espargaró | Yamaha | 1'56.051 | 0.611 |
7 | Daniel Pedrosa | Honda | 1'56.098 | 0.658 |
8 | Marc Márquez | Honda | 1'56.258 | 0.818 |
9 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'56.387 | 0.947 |
10 | Scott Redding | Ducati | 1'56.412 | 0.972 |
11 | Bradley Smith | Yamaha | 1'56.524 | 1.084 |
12 | Cal Crutchlow | Honda | 1'56.596 | 1.156 |
13 | Loris Baz | Ducati | 1'56.783 | 1.343 |
14 | Jack Miller | Honda | 1'56.939 | 1.499 |
15 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'56.981 | 1.541 |
16 | Aleix Espargaró | Suzuki | 1'57.096 | 1.656 |
17 | Álvaro Bautista | Aprilia | 1'57.129 | 1.689 |
18 | Yonny Hernández | Ducati | 1'57.192 | 1.752 |
19 | Eugene Laverty | Ducati | 1'57.421 | 1.981 |
20 | Tito Rabat | Honda | 1'57.916 | 2.476 |
21 | Stefan Bradl | Aprilia | 1'57.989 | 2.549 |
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