Lorenzo torna grande a Misano: è in pole davanti a Valentino
Le Yamaha monopolizzano le prime due posizioni, ma Jorge è insuperabile. La Suzuki di Vinales a completare la prima fila. Marquez aprirà la seconda nella quale la sua Honda sarà affiancata dalle Ducati di Pirro e Dovizioso.
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Nelle ultime gare Jorge Lorenzo è stato davvero troppo brutto per essere vero. Se si esclude il podio del Red Bull Ring, il campione del mondo in carica non è mai riuscito a battagliare con i migliori. A Misano però lo spagnolo è tornato a mostrare il suo talento cristallino, conquistando una pole position strepitosa.
Il maiorchino ha firmato la best pole del tracciato romagnolo, diventando il primo ad infrangere la barriera dell'1'32" con un 1'31"868 quasi da fantascienza. Arrivato tra le altre cose dopo una piccola scaramuccia con Marc Marquez all'uscita dei box prima del secondo tentativo.
Il pilota della Yamaha pensava che quello della Honda volesse prendere la sua scia e quindi ha protestato fino a quanto il leader del Mondiale non lo ha sfilato. E per lui non è stato sicuramente una qualifica da ricordare, visto che domani prenderà il via dalla seconda fila, in quarta posizione, con un ritardo di oltre mezzo secondo.
E' stata invece una grande giornata per la Yamaha, che ha monopolizzato le prime due posizioni con il secondo tempo di Valentino Rossi. Il "Dottore" ha tremato quando gli è stato cancellato un tempo per essere andato troppo largo alla curva 16, ma nel passaggio successivo è arrivato a 348 millesimi dalla M1 gemella, guadagnandosi un'ottima posizione in griglia.
Dopo un weekend un po' in ombra, proprio all'ultimo giro della Q2 è riuscito a trovare la zampata giusta Maverick Vinales, bravo a soffiare la prima fila a Marquez per una manciata di millesimi con la sua Suzuki. Non è andata altrettanto bene al compagno di squadra Aleix Espargaro, nono ed autore di una caduta.
Forse ci si attendeva qualcosina in più della seconda fila dalle Ducati, anche se c'è sempre la scusante dell'assenza di Andrea Iannone. La cosa curiosa però è che il collaudatore Michele Pirro le ha suonate ad Andrea Dovizioso dopo essere stato il più veloce in Q1. Le due Desmosedici GP comunque prenderanno il via dalla quinta e dalla sesta posizione.
Settimo tempo per la Honda di Cal Crutchlow, mentre a sorpresa Dani Pedrosa non è andato oltre all'ottavo posto. Un peccato se si pensa che era sempre stato tra i più veloci in questo weekend. Un discorso che vale anche per Pol Espargaro, alla fine decimo con la Yamaha Tech 3.
Il quadro dei piloti che hanno preso parte alla Q2 si completa poi con la Ducati Avintia di Hector Barbera e con un bravissimo Alvaro Bautista, che oggi ha portato per la prima volta l'Aprilia RS-GP alla sessione conclusiva. Però va detto che è stato favorito dalla cancellazione dei tempi di Pirro dopo la FP3 in virtù del suo cambio di status da wild card a sostituto di Iannone.
Il primo degli esclusi in Q1 è Stefan Bradl, che fino a pochi secondi dalla bandiera a scacchi aveva sognato addirittura l'impresa di portare entrambe le RS-GP in Q2, venendo però beffato da Barbera nel finale.
Subito dietro di lui c'è un Alex Lowes in crescita sulla Yamaha Tech 3 in questa sua seconda apparizione come sostituto dell'infortunato Bradley Smith. Male invece le due Ducati Pramac, che hanno mancato entrambe il passaggio del turno, con Danilo Petrucci che si andrà a schierare 15esimo e Scott Redding addirittura 18esimo.
In coda al gruppo continua a fare qualche piccolo progresso l'esordiente Xavi Fores, chiamato dalla Ducati Avintia a prendere il posto dell'indisponibile Loris Baz: lo spagnolo è sempre ultimo, ma ora paga meno di sette decimi su chi lo precede.
Bisogna ricordare, infine, che il weekend è già finito per Iannone, dichiarato unfit in seguito ad una caduta nella FP1 nella quale ha rimediato una microfrattura della vertebra D3. Una decisione che comunque ha generato polemiche tra i medici della MotoGP e quelli del tracciato romagnolo che lo hanno fermato.
Cla | # | Pilota | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 8 | 1'31.868 | 165.681 | 289.8 | ||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 8 | 1'32.216 | 0.348 | 0.348 | 165.055 | 289.2 |
3 | 25 | Maverick Viñales | Suzuki | 8 | 1'32.381 | 0.513 | 0.165 | 164.761 | 291.3 |
4 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 8 | 1'32.443 | 0.575 | 0.062 | 164.650 | 286.7 |
5 | 51 | Michele Pirro | Ducati | 8 | 1'32.467 | 0.599 | 0.024 | 164.607 | 292 |
6 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 8 | 1'32.677 | 0.809 | 0.210 | 164.234 | 294.3 |
7 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 8 | 1'32.743 | 0.875 | 0.066 | 164.118 | 286.9 |
8 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 9 | 1'32.859 | 0.991 | 0.116 | 163.913 | 290.8 |
9 | 41 | Aleix Espargaro | Suzuki | 6 | 1'32.918 | 1.050 | 0.059 | 163.808 | 285.4 |
10 | 44 | Pol Espargaro | Yamaha | 7 | 1'33.002 | 1.134 | 0.084 | 163.660 | 287.3 |
11 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 4 | 1'33.301 | 1.433 | 0.299 | 163.136 | 288.3 |
12 | 19 | Alvaro Bautista | Aprilia | 8 | 1'33.929 | 2.061 | 0.628 | 162.045 | 287 |
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